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Botero: 10 punti per conoscere l’artista e la mostra a lui dedicata

Botero: 10 punti per conoscere l’artista e la mostra a lui dedicata

“Bisogna descrivere qualcosa di molto locale, di molto circoscritto, qualcosa che si conosce benissimo, per poter essere compresi da tutti. Io mi sono convinto che devo essere parrocchiale, nel senso di profondamente religioso legato alla mia realtà, per poter essere universale”

Con queste parole Fernando Botero spiega la sua scelta artistica. Il pittore racconta ciò che conosce, ciò che rimpiange della sua infanzia e ciò che ha appreso durante i suoi lunghi e molteplici viaggi

 

In questo articolo ho pensato di sintetizzare in 10 parole chiave il suo pensiero artistico e la mostra, ovviamente ciò che leggerete non può e non vuole essere esauriente perché per conoscere meglio entrambe le cose vi consiglio di passare qualche piacevole ora alla mostra a lui dedicata all’AMO- Palazzo Forti di Verona.

1. Volume

Botero è conosciuto ai più per le sue forme dilatate che troppo spesso vengono associate al “Grasso”, ma che in realtà nella sua concezione artistica rispecchiano un volume che è parte integrante della sua poetica al punto da comparire in tutto ciò che disegna dagli uomini agli oggetti.

Lo ha chiaramente specificato anche in una recente intervista all’agenzia France-Presse: “non dipingo donne grasse. Nessuno ci crederà, ma è vero. Ciò che io dipingo sono volumi. Quando dipingo una natura morta dipingo sempre un volume, se dipingo un animale lo faccio in modo volumetrico, e lo stesso vale per un paesaggio. Sono interessato al volume, alla sensualità della forma. Se io dipingo una donna, un uomo, un cane o un cavallo, ho sempre quest’idea del volume, e non ho affatto un’ossessione per le donne L’artista, come accadeva nelle società primitive, associa le forme voluminose al piacere perché l’abbondanza comunica positività, vitalità, energia, desiderio.

2. Sensualità

Botero ha creato diverse opere che ritraggono donne nude in posa o mentre fanno gesti comuni. L’ispirazione per questi quadri nasce dal suo studio dei pittori post rinascimentali e viene poi elaborato attraverso la sua visione volumetrica di femminilità ed abbondanza.

3. Coerentia

Opere che nascono dallo scoprire luoghi nuovi o dal ricordare i luoghi dell’infanzia. Immagini che raccontano i propri valori e ciò in cui si crede. Questi gli elementi che creano coerenza tra le sue opere poiché credere in qualcosa è sempre generatore di coerenza

4. Encantamiento e Limite

 La realtà di Botero è un intreccio tra onirico e reale. Le scene sono spinte al limite, ma non diventano mai impossibili. Botero vuol mostrare proprio questo limite che non esce dal reale, ma spinge al massimo il confine ed entra nell’onirico solo grazie alla staticità dei personaggi e al loro guardare altrove che l’artista prende dalla cultura egizia. Il corpo è nel reale, ma lo sguardo è rivolto verso un’altra dimensione, verso un ricordo o un pensiero che trascende ciò che vediamo.

 

5. Origine

Botero cerca in ogni opera di coniugare la cultura latino americana delle sue origini che cerca l’iperbole, il fantastico e quasi fiabesco a quella occidentale più legata al concreto e al reale

 

 

 

6. Natura Morta

Solitamente quando si pensa a Botero si fa riferimento ai suoi ritratti o comunque alle immagini raffiguranti persone che spesso vengono utilizzate anche dai media. Non bisogna però sottovalutare l’importanza che hanno per questo artista le nature morte. Proprio dalla creazione di una di queste nacque la sua idea di volume e per tutto il corso della sua carriera uno dei suoi obiettivi fu quello di regalare anche agli oggetti inanimati le caratteristiche proprie della sua poetica dalla sensualità al magico.

 

7. Colore

Il verde, il rosa, l’azzurro, Botero ci presenta sempre colori vivaci che nascono dalle esperienze di colore fatte in patria durante la sua infanzia. Il colore è fondamentale per la sua poetica poiché non solo ricorda la sua nostalgia e il suo attaccamento alle origini e al paese natale, ma il colore serve anche a riempire la forma rendendo reali realtà impossibili

8. Antichi maestri

Botero visse a lungo in Europa e studiò i grandi maestri quali Giotto, Piero della Francesca, Velázquez, Goya, Manet e molti altri. Da questi prese spunto per rendere proprie alcune immagini che l’artista non copia, ma ripropone seguendo i canoni della propria arte con i suoi volumi, il suo colore, il suo spirito reale che incontra il magico.
Le sue opere richiamano gli artisti famosi, ma rivendicano anche la propria unicità attraverso quelle caratteristiche che rendono i quadri di quest’artista unici e riconoscibili fin dal primo sguardo

 

 

 

 

 

 

9. Enigma

I personaggi di Botero non interagiscono né tra di loro, né con lo spettatore. Il loro pensiero, ciò che sentono è un enigma per chi osserva. Vediamo la loro corporeità, lo spazio che occupano e la scena che raccontano oggetti e corpi, ma nulla nel quadro tradisce il loro sentire.

10. Figurazione post astratta

Questo il termine con cui viene descritto il lavoro di Botero. L’artista racconta che per ogni suo quadro crea diversi bozzetti, sceglie quello che più lo soddisfa e poi crea il quadro mettendo sulla tela una macchia veloce che rappresenti il soggetto nella sua interezza. Una volta completata questa rappresentazione veloce l’opera viene accantonata per circa un mese per poi essere ripresa in mano e finalmente completata

 

Queste le 10 parole che ho scelto, ma tante altre ce ne sarebbero da raccontare poiché i temi che vedrete in mostra vanno dalla religione alla politica passando per il circo e la nostalgia.

Una mostra con 50 opere, quella di Verona, che vi consiglio perché mostra l’arte di quest’artista coniugando tecnica, tematiche e vita reale in un viaggio che penso non vi lascerà delusi

Buon weekend quindi e se decidete di visitare la mostra… aspetto i vostri commenti

 

Se volete avere informazioni dettagliate sulla mostra CLICCATE QUI

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2 Comment(s)

  • by Gaia @lapatataingiacchetta Posted 6 Febbraio 2018 20:04

    Adoro Botero, e solo grazie al tuo articolo ho saputo della mostra, per cui GRAZIE!!!
    Adesso DEVO andare a Verona!

    • by Ascoltando le Figure Posted 6 Febbraio 2018 21:08

      Grazie a te…è veramente una mpstra da non perdere 🙂

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