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#storiediconfine : Dove crescono i cocomeri

#storiediconfine : Dove crescono i cocomeri

Ritorna la nostra rubrica #storiediconfine in cui la fantastica bibliotecaria Elena Tonini ci racconta di quei romanzi che vengono venduti come libri per ragazzi, ma che sono in realtà anche fantastici libri per adulti.

Questo mese le ho chiesto di parlarci di un libro molto complesso e potete “Dove crescono i cocomeri” di Cindy Baldwin leggiamo qui sotto la sua recensione:

Storie di confine: Dove crescono i cocomeri

Anche quando pensi di essere solo, non lo sei.

Si potrebbe riassumere in queste poche parole di speranza e fiducia il libro Dove crescono i cocomeri di Cindy Baldwin, finalista al premio Andersen 2021 nella categoria miglior libro oltre i 12 anni, che parla di un argomento delicato: la malattia mentale. 

Trama di Dove crescono i cocomeri

La protagonista del romanzo è la dodicenne Della che vive con la madre, il padre e la sorellina di un anno in una fattoria del North Carolina. Gli abitanti di Maryville, una piccola comunità agricola, si conoscono quasi tutti ed è difficile nascondere ciò che succede nelle vite altrui. 

È difficile, per esempio, non rivelare che la mamma non sta bene quando non si presenta alla funzione domenicale. E come si fa a spiegare che mamma Suzanne non è malata fisicamente, come spesso può succedere, ma in un modo insolito che le fa fare cose strane, tipo togliere tutti i semini dal cocomero per paura che le proprie figlie possano strozzarsi con essi? 

È difficile non sentirsi colpevoli per questa oscura malattia che sembra essere venuta alla luce proprio quando è nata Della e peggiorata con l’arrivo di sua sorella. È difficile e fa sentire impotenti.

Entriamo nel libro…

Ed è dura,  molto dura vivere provando questi sentimenti schiaccianti, soprattutto quando ci si sta affacciando all’adolescenza e i confronti sono all’odine del giorno; il confronto, per esempio, con la vita della tua migliore amica e con la sua famiglia: lei ha genitori sani, nessuna difficoltà apparente. Come si possono rivelare le cose strane che fa la mamma? Della non ci riesce e prova in tutti i modi a non parlarne. Il padre Miles, orgoglioso e innamorato della moglie, non è di alcun aiuto: preso com’è dai problemi economici che sta attraversando con la fattoria di cui è proprietario, non riesce a farsi carico della situazione di Suzanne. Eppure, le parole di Miles che spiega a Della la situazione della mamma sono piene di  sentimenti di comprensione pura cui raramente si assiste nei confronti della malattia mentale:

[…] “Tua madre è una donna adulta e merita il nostro amore e il nostro rispetto, anche se è malata. Devo lasciarle la sua libertà, la possibilità di fare delle scelte, anche se per me è difficile. Anche se non condivido le sue scelte.[…] Anche se questo ci rende la vita più difficile”.

Non è d’accordo Della che vorrebbe obbligare la mamma a prendere le pillole, per fare in modo che tutto si risolva il prima possibile e che così facendo Suzanne torni a fare la mamma.

[…] “Senza quelle pillole la mamma non è niente. Non è una mamma. Non è affatto sana di mente. Lei è…”mi fermai, presi un respiro profondo. “È …pazza!

Il padre le risponde in maniera ferma.

Sei ingiusta, non è vero e non è nemmeno una cosa bella da dire. Pillole o non pillole, è pur sempre tua madre. È ancora se stessa, solo nascosta un po’ più in profondità. Non è pazza, tesoro, è malata. Devi capire, Della, che per quanto sia difficile per noi per tua madre lo è dieci volte di più. Lei soffre, tesoro, dentro e fuori. Più di quanto faccia soffrire noi. Sta lottando, e ha bisogno del nostro amore.”

Il mondo intorno a noi…

Nonostante la decisione di Miles, la situazione degenera a dimostrazione che qualche volta amore e comprensione non bastano. Della allora scoprirà che avere intorno una rete di amicizie e di conoscenze positive può salvare la vita. Così succede con la famiglia della sua migliore amica, Arden, che tratta Della con il calore che si riserva ai propri figli; oppure con la signora Lorena, appena arrivata in città insieme al figlio e lettrice accanita, che insegna a Della che la consolazione e il sollievo ai dolori della vita possono arrivare anche da una poesia o dalle pagine di un romanzo. O la signora Tabhita, apicoltrice famosa in tutta la Contea per le proprietà miracolose attribuite al miele delle sue api, che Della spera fortemente possa aiutare la sua mamma. Ma il miele di Tabitha non può aiutare Suzanne. Può soltanto aiutare Della.

Devi sapere che non sempre conosco gli effetti che avrà il mio miele. Vedi, la sua magia consiste nel tirare fuori la forza che una cosa – o una persona – ha già dentro di sé.

Questo è ciò di cui Della ha bisogno per affrontare quello che la aspetta: forza, comprensione, accettazione.

Concludendo possiamo dire che…

Il primo romanzo della statunitense Cindy Baldwin ci avvicina a una realtà spinosa come quella della malattia mentale in modo delicato e concreto, confermandosi una lettura adatta sia ai giovani che agli adulti.

 

Autore: Cindy Baldwin

Titolo: Dove crescono i cocomeri

Editore: Harper Colins, 2020 

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