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Metodo educativo psicomotorio : imparare a scrivere in corsivo

Metodo educativo psicomotorio : imparare a scrivere in corsivo

Il nostro viaggio alla scoperta delle metodologie della letto-scrittura continua con il metodo educativo psicomotorio. (Le altre metodologie potete trovarle QUI)

Alla fine degli anni 80 alcuni pedagogisti hanno iniziato a proporre l’approccio alla scrittura con lo stampatello maiuscolo poiché si pensava fosse più adeguato al “limitato sviluppo del bambino” (idea molto radicata dei primi anni del 900).

Alcuni studiosi propongono invece un metodo educativo psicomotorio e mostrano come il corsivo sia la naturale conseguenza di un filo rosso che dalla gravidanza giunge all’apprendimento della letto-scrittura

Scopriamo in cosa consiste questa metodologia e come la si può sviluppare nella scuola dell’infanzia e alla scuola primaria.

Il metodo educativo psicomotorio

Il metodo educativo psicomotorio tiene conto delle capacità di una persona di attivare i sensi e concepire la realtà attraverso il movimento…

Partendo dagli studi sulla psicocinetica di Jean Le Boulch e dalla pedagogia attiva, questa metodologia si pone come un misto tra il metodo analitico e quello sintetico e propone come unico carattere il corsivo.

Il metodo analitico, secondo la declinazione di Ovide Decroly; coglie la totalità dell’esperienza del fanciullo senza voler verificare le competenze parametro per parametro. Si predilige quindi lavorare su una frase con significato piuttosto che sulle singole lettere.

Il metodo sintetico, al contrario, sostiene che solo dopo aver imparato a riconoscere e scrivere le singole lettere si può arrivare all’acquisizione della frase con senso. Di questa metodologia il metodo educativo psicomotorio riprende soprattutto l’esperienza montessoriana delle letterine mobili.

Secondo questa metodologia il passaggio dalla presentazione globale della parola all’analisi e sintesi delle lettere è immediata. Si propone la parola in senso globale per andare poi a snocciolare ogni singolo grafema e fonema attraverso l’abecedario scritto in corsivo

Scrivere in corsivo per portar fuori ciò che abbiamo dentro

 “…la perdita del corsivo è alla base di molti Disturbi dell’Apprendimento segnalati dagli insegnanti della scuola primaria e che rendono difficile tutto il percorso scolastico” sostiene Federico Bianchi da Castelbianco “Scrivere in corsivo vuol dire tradurre il pensiero in parole, in unità semantiche, scrivere in stampato vuol dire invece selezionarlo in lettere, spezzettarlo, negare il tempo e il respiro delle frasi”

La scrittura corsiva si compie con il corpo, nello spazio e nel tempo, mostrando il pensiero e l’interiorità di chi scrive e sviluppandone lo spazio potenziale, della creatività e della cultura

Il corsivo con la sua ritmicità e fluidità porta fuori la ritmicità interiore e si esprime in modo simile sia dal punto di vista auditivo che di quello grafico.

Che cosa rende il corsivo il più adatto per lo sviluppo naturale del bambino?

Dal punto di vista dell’apprendimento della letto-scrittura alcuni studi ed esperienze sul campo hanno dimostrato che conoscendo il corsivo la persona sa leggere direttamente lo stampato minuscolo dei libri e favorisce la riduzione degli errori grammaticali

Il corsivo si pone come un tratto di quel filo rosso che segue lo sviluppo naturale del bambino dalla gravidanza fino all’apprendimento della letto-scrittura per diversi motivi, ad esempio perché:

  • È il naturale continuum della dimensione uditiva che prevede che i suoni siano legati tra loro e le uniche pause siano quelle tra le parole, a differenza dello stampato che spezzetta ogni suono e lo scrive come un’unità indipendente dalle altre;
  • È una naturale traduzione della ricchezza prosodica sul piano energetico affettivo (la mano si ferma e cambia la pressione per scandire pause e cambi d’intonazione attraverso la punteggiatura, se no scorre tra una parola e l’altra lasciando le pause;
  • È l’evoluzione naturale dello scarabocchio e rispetta il continuum ritmico e tonico della coordinazione mano-oculare e oculo-manuale;
  • Proseguendo da sinistra verso destra segue un orientamento e garantisce l’attendibilità all’interno dello spazio potenziale individuale a differenza dello stampato che contiene diverse lettere la cui direzione è difficile da interiorizzare per il bambino ed è spesso causa d’errore;
  • Scrivendo in corsivo la persona mette in moto il dialogo tra il sistema corticale e sotto-corticale

Queste sono solo alcune delle caratteristiche che troverete ben descritte nel testo sotto e che indirizzo l’apprendimento della letto- scrittura verso il corsivo.

il corsivo alla base dell'apprendimento

I prerequisiti al metodo: abilità da apprendere alla scuola dell’infanzia

Il processo d’apprendimento che il bambino intraprenderà a scuola risulterà più sereno se saranno state consolidate alcune attività psicomotorie importanti:

  • Aggiustamento posturale: è importante che il bambino, prima dell’entrata a scuola, abbia acquisito una corretta postura nei momenti in cui è seduto e riesca ad essere adeguatamente sciolto nelle attività sportive
  • Controllo tonico e rilassamento differenziale: azione di controllo e rilascio inconscio del tono muscolare (pensiamo ad esempio all’impugnatura e alla pressione che il bambino mette nell’impugnatura)
  • Abilità manuali: come ad esempio fare una treccia, sapersi allacciare le scarpe, ritagliare una figura e tutte quelle attività che fanno parte della motricità fine
  • Orientamento nello spazio: saper riconoscere la destra e la sinistra, la lontananza e la vicinanza, la verticalità, le indicazioni spaziali… elementi fondamentali non solo per la scrittura, ma anche per la lettura e il calcolo;
  • La coordinazione oculo manuale
  • La percezione temporale

Attività di pregrafismo

Alcune importanti attività di pregrafismo possono essere:

  • In una scatola piena di sabbia o farina di polenta si chiede al bambino di ricopiare un grafema corsivo scritto alla lavagna e poi pian piano di aggiungervene altri giungendo alla parola;
  • Con un po’ di pasta modellabile si chiede al bambino di creare dei vermicelli e di trasformarli poi in grafemi corsivi da unire per creare le parole

Presentazione delle lettere e apprendimento della letto-scrittura

Per giungere ad una corretta e agile calligrafia è molto importante il processo di copiatura che aiuta il bambino a rendere più fluido il gesto nello scrivere.

Le prime lettere che verranno presentate singolarmente sono le vocali, ma nell’ottica globale il bambino ricopierà fin da principio delle parole che conterranno anche grafemi che si affronteranno in seguito.

La scelta della parola o della frase contenente la singola lettera verrà fatta dalla classe. È molto importante che i bambini accompagnino la scoperta della parola con un disegno che ne consolida il significato.

il corsivo a scuola
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Le parole o le frasi verranno poi composte anche sull’abecedario rafforzando così il lavoro cinestetico e psicomotorio degli occhi e delle mani nella ricerca d letterine mobili e del loro posizionamento nelle parole.

La presa a pinza che i bambini dovranno utilizzare per prendere e posizionare le lettere dell’abecedario li aiuterà a sviluppare la corretta impugnatura della biro. Ovvero quella tridigitale.

Come sempre vi ho mostrato l’inizio del metodo che, in questo caso si apre anche alla matematica, all’inglese, all’attività di educazione motoria e musicale.

matematica in corsivo

Vi lascio qui sotto i riferimenti per il sussidiario delle discipline e la metodologia e il libro che mostra gli studi che sottendono e confermano questo metodo.

Ovviamente un post non può essere esaustivo, ma spero vi abbia dato un’idea della metodologia.

Certamente richiede tempo, pazienza e collaborazione tra gli insegnanti, ma i maestri che ho intervistato in merito si sono dimostrati contenti dei risultati…voi cosa ne pensate?

Altre metodologie d’apprendimento della letto-scrittura le trovate qui


Sussidiario con le attività da svolgere nelle singole materie:

perchè il corsivo nella didattica

TITOLO: Il corsivo alla base dell’apprendimento

Autori: Rossana Lanari e Viviana Federici di Martorana

Casa editrice Erga edizioni

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