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Viaggio in India con Michela Grasselli: progetto scolastico e artistico

Viaggio in India con Michela Grasselli: progetto scolastico e artistico

La prima tappa del nostro progetto “Giro del mondo a caccia di storie” ( che potete leggere qui) oggi arriviamo in India dove ad aspettarci c’è Michela Grasselli

Michela ci ha  aiutato ad illustrare il viaggio del nostro bibliotecario alla scoperta della leggenda indiana di DATTATREYA YAYANTI.

I bambini hanno preparato questa tappa del viaggio così…

“Questo racconta parla di un bibliotecario di nome Leo che vuole esplorare l’India alla ricerca di leggende da portare nella biblioteca della scuola di Rivalta per creare una sala multiculturale.

In India visita i tre paesi più importanti: New Delhi, Bhubaneshwar e Calcutta”

Il personaggio ritratto nel disegno di Michela non è  Dattatreya ma il bibliotecario che sta pensando agli incontri avuti durante la storia

I bambini hanno quindi deciso di completare la storia con immagini dei più importanti monumenti che Leo ha visitato e che porterà con sé a casa tra i ricordi

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Dopo aver visto il bellissimo disegno che Michela ha creato ispirandosi alla storia di Dattatreya.

I bambini le hanno rivolto queste domande per conoscere meglio lei e il suo lavoro

Ciao, chi sei?

Mi chiamo Michela Grasselli. Vivo in collina a Traversetolo tra la provincia di Parma e quella di Reggio Emilia

 

 

Sei un’illustratrice? Se sì, come hai fatto a diventarlo? Se no, cosa fai nella vita e come fai ad essere così brava nel disegno?

Sono un’educatrice specializzata in didattica dell’arte e teoria del gioco e dei linguaggi espressivi.

Ho frequentato, per molte estati, i corsi della scuola internazionale di Sarmede (TV) e quelli di Fabbrica delle Favole a Macerata: mi sono formata con Gek Tessaro, Linda Wolfsgruber, Roberta Angeletti, Alessandra Cimatoribus e Svjetlan Junakovic.

Ho esposto in numerose collettive italiane, ho partecipato al progetto nazionale “ A spasso con le dita” promosso da Federazione Nazionale Pro-Ciechi ed EnelCuore Onlus di cui un esempio è il libro che trovate qui

Ho realizzato le illustrazioni per un libro che racconta le storie di alcuni oggetti di un museo molto speciale: Museo Guatelli di Ozzano Tato (PR)

Ora sto portando avanti un mio progetto professionale legato ai linguaggi espressivi: “ Le quattro mani e gli attrezzi dello stupore”.  

Realizzo laboratori nelle scuole, conduco formazioni per genitori ed insegnanti, progetto esperienze legate al patrimonio storico-artistico.

Che tipi di studi hai fatto?

Mi sono laureata in Scienze dell’Educazione discutendo una tesi proprio sull’illustrazione per l’infanzia. Mi sono successivamente specializzata con un master e un perfezionamento post-universitario per dedicarmi ad iniziative di promozione del patrimonio storico-artistico e per progettare e condurre esperienze legate ai diversi linguaggi espressivi.

Come hai fatto a creare questo disegno? a cosa ti sei ispirata? Come hai fatto a scegliere la tecnica?

Il disegno è ispirato dalla storia che mi avete inviato.

Ho utilizzato una tecnica mista che vede utilizzare prevalentemente tempere e matite colorate unite ad un piccolo uso del collage: la tecnica mista è la mia preferita perché mi permette di giocare con consistenze, tratti e stili molto diversi permettendomi di fonderli, mescolarli, montarli e smontarli come se fossero le tessere di un puzzle.

Mi piace utilizzare una piccola gamma di colori: nel caso di questa illustrazione ho scelto i blu e gli azzurri per sottolineare come l’azione narrativa si stia svolgendo di notte

A cosa sta pensando il personaggio?

l personaggio dell’illustrazione è il bibliotecario che sta pensando agli incontri avuti durante la storia. E’ seduto su un grande libro e guarda le “lettere-stelle” come a voler scrivere una nuova storia di incontri.

Ti sei documentata per creare questa tavola? come?

Prima di realizzare la tavola ho guardato alcune immagini di piazze per ispirarmi nella creazione di una prospettiva interessante: ho realizzato alcuni schizzi, ma nel momento della realizzazione della illustrazione ho preferito concentrarmi maggiormente sul bibliotecario seduto sul libro e sull’atmosfera notturna

Quanto tempo impieghi per creare un disegno?

Dipende dalla grandezza della tavola da realizzare e dalla tecnica, e dal come, si vuole utilizzarla. Anche la fase di studio e realizzazione delle bozze può portare via tanto o poco tempo: dipende sempre tutto dal tipo di lavoro che c’è da realizzare.

Quale consiglio potresti darci per diventare bravi come te?

Vi consiglio di essere curiosi e di non aver paura di mescolare le tecniche pittoriche!

Partite sempre dall’osservazione dal vero e poi modificate il disegno per trasformalo come più vi piace.

Guardate molti libri d’ arte di ogni epoca e stile e portate i vostri occhi in giro per la città, per la campagna, al mare o in montagna. I colori, le forme, le luci e le ombre sono dappertutto e saper guardare è il segreto di ogni pittore/illustratore.

 

L’IDEA IN Più:

Se anche voi siete appassionati di viaggi e di fotografie forse l’India potrebbe essere una meta perfetta.

La Lonely planet la definisce ingannevole (qui potete scoprire perché) ma forse anche questo contribuisce al suo fascino.

Io non ci sono mai stata di persona, ma c’ho viaggiato spesso grazie ai libri in particolare con la saga di “la figlia del commerciante di Tè”

 

Voi siete mai stati in India?

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