Lettere ad un giovane narratore

Lettere ad un giovane narratore

Lettere a un giovane narratore è una raccolta di lettere il cui obiettivo è quello di insegnare l’arte della narrazione e il talento dell’ascolto

Bruno de La Salle, erede dei grandi conteurs (narratori) del passato, risponde a delle ipotetiche domande che gli sono state rivolte da un giovane che vuole intraprendere la sua professione:

  • come si cercano le storie giuste?
  • Come si allenano la memoria e l’immaginazione?
  • Come si crea una profonda connessione con l’ascoltatore?
  • Quali esercizi aiutano ad arrivare preparati di fronte al pubblico?
  • Come va usato il tempo a propria disposizione?
  • Come si modulano il respiro, il ritmo, la voce…?

Recensione di lettere ad un giovane narratore

La lettura è scorrevole e resa ancora più piacevole dall’inserimento di fiabe e racconti popolari

È difficile spiegare questo testo poiché si colloca tra il saggio epistolare, il testo poetico e filosofico, ma a tratti pare quasi un viaggio psicologico quello in cui l’autore ci vuole condurre.

Le lettere sembrano scritte proprio per noi lettori e il tono usato è quello confidenziale e benevolo che a volte bacchetta dolcemente, ma più spesso incoraggia e sospinge verso l’azione

L’uso della parola

Ho letto questo libro in un percorso di libroterapia creativa che verteva sull’uso della parola.

La Salle torna più volte sull’importanza della cura linguistica e sull’ecologia della parola mostrando come esse accrescano ed arricchiscano anche i rapporti umani.

È un testo che fa pensare poiché si pone in contrasto con la povertà lessicale a cui tutti oggi andiamo incontro, ma lo fa senza retorica anzi cercando di ispirare e non di svilire quei potenziali narratori che per ora sono solo lettori del suo libro

Esperienze di libroterapia creativa

È sicuramente un testo da leggere in gruppo, da condividere, poiché è solo nella condivisione, nel mettersi in gioco insieme e magari nell’avere qualcuno accanto che possa incarnare lo scrittore attraverso la lettura ad alta voce e la guida delle attività che questo libro apre i suoi confini e diventa vera esperienza didattica e narrativa

Per 10 giorni le sue pagine sono state ciò che hanno dato il via ad un percorso di libroterapia per insegnanti in cui ci si confrontava su come aiutare i ragazzi a raccontare e raccontarsi, ma anche come riuscire a creare con loro e tra di loro relazioni autentiche che supportino e non sabotino.

Le parole dell’autore sono state la porta che si apriva sulla nostra giornata.

Le leggevamo al mattino, in silenzio, prima di una passeggiata meditativa che ci permetteva di farle nostre e interiorizzarle per poi tornarvici sopra due ore dopo, ricreando quel cerchio da cui eravamo partite e che ora si arricchiva di parole e di confronti

Ci si scambiava interpretazioni, si provavano gli esercizi proposti insieme, si condividevano esperienze e poi, dopo un buon pasto gustato in allegria, si passava alla creazione, alla rielaborazione personale, a quella scrittura creativa che trovava dentro di sé le emozioni provate, ascoltate o solo immaginate

Incontri formativi ampliavano e arricchivano ciò che l’autore ci racconta e passo dopo passo la trasformazione da prima emotiva è diventata realizzata e realizzabile

10 giorni intensi che hanno portato piccole e grandi trasformazioni non solo nel lavoro delle insegnanti, ma anche nel loro modo di vedersi e di vivere la scuola.

Un libro quindi che fa da guida, che illumina una strada, ma che lascia poi liberi di seguire i propri percorsi e i propri territori rimanendo lì ad aspettarci paziente e accogliente

A chi lo consiglio?

A chiunque ami narrare, a chi è incuriosito dalle parole e dal loro uso.

Lo consiglio ai genitori che amano raccontare storie ai figli, agli insegnanti, ai bibliotecari, agli educatori, ma anche a chi deve imparare a parlare in pubblico poiché l’arte del narrare esce dai confini delle storie

Conosciamo meglio l’autore Bruno De La Salle

Nato a Tolone nel 1943, negli anni 70 diventa una figura di spicco del movimento di rinascita del racconto e del rinnovamento dell’oralità in Francia. Molti lo considerano l’ultimo erede dei grandi conteurs di un tempo. Ha viaggiato in tutta la Francia e all’estero per raccontare ed è diventato il narratore riconosciuto dell’Odissea, de Le mille e una notte e del ciclo arturiano. Nel 1981 ha creato il CLiO – Conservatoire contemporain de Littérature Orale. È autore di numerosi libri, ma Lettere a un giovane narratore è il primo suo libro tradotto in Italia.

La traduzione la dobbiamo alla bravissima Chiara Carminati che riesce a trasmetterci tutta la poesia di questo testo

 

Titolo: Lettere ad un giovane narratore

Autore Bruno De La Salle

Traduzione Chiara Carminati

Casa editrice: Equilibri