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Bianco e nero di Tana Hoban

Bianco e nero di Tana Hoban

Bianco e nero è un libro Leporello o “a fisarmonica” che ben si presta per essere il primo contatto tra il bambino e il mondo libro e per essere una porta sulla realtà che lo circonda che lo aiuti a osservare e poi a nominare e riconoscere gli oggetti di uso comune che gli stanno intorno.

Quando iniziare a giocare con questo libro? Fin dalla nascita o se preferite dopo il primo mese di vita.

Avete capito bene perché la struttura a fisarmonica, le pagine cartonate e il forte contrasto tra il bianco e il nero della pagina si prestano benissimo a far si che il libro sia posto per terra vicino al bambino che potrà così, fin dal primo mese di vita osservare le immagini stando sdraiato sulla schiena per poi, con il tempo girarsi a pancia in giù, afferrare il libro e iniziare a elencare ciò che vi trova.

Tutto è pensato per accompagnare questo processo fase per fase dall’osservazione dei primi mesi fino alla creazione di inferenze, deduzioni e relazioni tra esse che apriranno al bambino una porta sul mondo e lo aiuteranno a crearsi quello sguardo critico e indagatore con cui affronterà il mondo.

I forti livelli di contrasto, il realismo e l’essenzialità con cui sono create le immagini lo rendono perfetto per uno sguardo neonato, ma anche per un successivo riconoscimento delle immagini da parte dei più grandi e perfino per creare storie con i bambini che si possono divertire a raccontarle al fratellino o alla sorellina appena nati

 

Un libro da… fratello maggiore

La fotografa Tana Hoban ha progettato questo libro per bambini molto piccoli per sviluppare la vista e la denominazione di ciò che ci circonda, obiettivo già molto alto a cui il libro risponde benissimo.

I bambini di Ascoltando le figure però non si sono rassegnati al fatto che fosse solo per i più piccoli e lo hanno fatto diventato loro utilizzando le immagini come una catena di binomi fantastici rodariani da cui sono nate storie più incredibili.

Lucia, ad esempio, ha inventato questa storia per Sara, la sua sorellina di quasi un anno, e la racconta indicando pian piano le figure in modo che sia chiaro alla bambina di cosa sta parlando:

“E’ quasi tutto pronto: FORCHETTA E CUCCHIAIO e BAVAGLINO. Presto FARFALLA potrà mangiare sulla sua casetta di FOGLIA, ma ha perso le CHIAVI mentre scappava dal GATTO e il BIBERON è in casa.

Scrive allora un aiuto che attacca ad un PALLONCINO, ma il palloncino si incastra su una SEDIA fatta di BOTTONI. Un UCCELLINO passa di lì e pensa che il palloncino è un FIORE lo prende e lo legge. Ma (invece di biberon) legge BANANA e parte con la BARCA per cercarne una

Questo non è ciò per cui è stato pensato il libro, ma penso sia un valore aggiunto interessante soprattutto quando i più piccoli riescono da soli a denominare gli oggetti riuscendo così a partecipare alla narrazione.

È importante sottolineare che questa lettura condivisa non deve sostituire lo scopo primario e di grande importanza con cui nasce il libro, ma, con il tempo lo può affiancare per creare condivisione e rendere il momento della lettura ancora più magico e interessante

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TITOLO: Bianco e nero

AUTRICE: Tana Hoban

CASA EDITRICE: Editoriale scienza

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