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Un campione in gonnella – recensione

Un campione in gonnella – recensione

Dennis era diverso.

Quando si guardava allo specchio vedeva un normale ragazzo di dodici anni. Ma lui si sentiva diverso: aveva la testa piena di colori e di poesia, eppure la sua vita era molto noiosa

La storia che sto per raccontarvi inizia qui, nella normalissima casa di Dennis, in una strada normalissima di una normalissima città.

Una casa uguale a tutte le altre (…) era tutto così normale che prima o poi doveva succedere qualcosa di straordinario

Inizia così questa storia sensibile e tenera, che si fa leggere in modo scorrevole e appassionante, ma che ci porta anche a guardarci dentro e fare i conti con i nostri pregiudizi e i nostri giudizi dandoci alla fine un nuovo punto di vista

 

Campione in gonnella: trama

Dennis è un ragazzo di dodici anni che vive in una casa spoglia con il fratello maggiore e il padre dopo che la madre li ha abbandonati.

La sua è una famiglia unita, ma molto triste dove non c’è tempo per gli abbracci o per i discorsi sentimentali poiché il padre affoga il dolore per la perdita della moglie nel lavoro e non ha tempo neppure per seguire le partite di calcio in cui Dennis è un vero campione.

Dennis infatti è un campione a calcio ed è solo grazie a lui che la squadra della scuola riesce a raggiungere buoni risultati. È anche un adolescente però innamorato della ragazza più popolare della scuola, Lisa, e alla ricerca della propria strada.

Un giorno durante una visita in edicola scopre di avere una passione per i vestiti femminili grazie alla copertina patinata di Vogue che mostra un abito molto simile a quello che la madre indossa nell’unica foto che il ragazzo ha di lei.

Il giornale, nascosto prontamente sotto il materasso, sarà fonte di gioia e interesse fino a che non verrà scoperto dal padre e farà nascere una reazione eccessiva di disapprovazione e machismo.

A questo punto sembra che tutto sia finito se non che sarà proprio l’incontro con Lisa che gli mostra un abito pieno di lustrini arancione e lo invita a provarlo:

“E’ proprio un bel vestito” osservò “Però non è giusto…noi ragazzi dobbiamo vestirci in modo così noioso”

“Secondo me tutte queste regole su come una persona può o non può vestirsi sono una lagna. Chiunque dovrebbe potersi vestire come meglio crede, giusto?”

“Bè…sì, immagino di sì “rispose Dennis

Il ragazzo accetta così di provarsi il vestito e di partecipare ad un gioco: farsi scambiare da tutti per una ragazza per riderci sopra, ma…

 

Perché ci piace?

Campione in gonnella è un libro originale, divertente, che ci invita ad andare oltre i nostri pregiudizi.

Williams ci racconta una storia che potrebbe appartenere a molti di noi e che ci invita a guardare la vita con occhi divertenti, abbandonando giudizi preconfezionati.

Per i ragazzi dai 10 ai 13 anni le due cose più interessanti sono:

  • La voglia di Dennis di mettersi in gioco solo per uscire dalla noia (e forse anche un po’ per far colpo su Lisa) e di giocarsi tutto perché infondo lui è un bravissimo giocatore di calcio e vive in una famiglia di soli uomini. Due cose che vanno in una direzione opposta alla sua decisione di travestirsi da donna.
  • La capacità dei suoi amici, in particolare del suo migliore amico, di vedere l’amico anche sotto i travestimenti e di volergli bene per le sue qualità non in seguito ad un giudizio esteriore

Grande è stato il dibattito tra i ragazzi su come sarebbe interessante travestirsi in modo strano per scoprire se le persone intorno a noi si comporterebbero in modo diverso.

Questa curiosità, che tutti condividevano, è però messa a tacere dalla paura dell’accettazione: “E se poi per un gioco sciocco i miei rapporti con gli altri cambiassero? Se per questo fossi allontanato dal mio gruppo o fossi vittima di bullismo?”

Penso che già solo per questo confronto che ha tenuto il gruppo impegnato per ben un’ora questo sia un libro che si dovrebbe proporre in classe, ma la cui lettura deve essere solo presentata per lasciare poi i ragazzi stessi liberi di leggere integralmente il libro o di non farlo.

 

Il cross-dressing: quando l’abito non fa il monaco

Campione in gonnella è un libro che deve superare i pregiudizi già dal titolo poiché, nonostante in copertina ci sia un ragazzo con tanto di cravatta le aspettative più frequenti emerse nei gruppi di lettori sono che il libro parli di una ragazza travestita da maschio o di un omosessuale, ma non è assolutamente così!

Dennis è un ragazzo molto sensibile e dall’animo artistico che ama le cose belle e vuole divertirsi. Non si veste da donna perché vorrebbe far parte del genere femminile, ma perché ama il cross-dressing (l’arte del travestimento).

È interessante notare come nella scuola dell’infanzia l’angolo dei travestimenti sia molto amato da tutti i bambini che, senza differenze di genere e preconcetti si infilano qualsiasi cosa attiri la loro attenzione.

Crescendo la voglia di travestirsi rimane come ci mostrano l’amore per il carnevale o gli incontri di Cosplay in cui le persone si travestono interpretando un personaggio riconoscibile (penso al Lucca Comics), ma spesso abbiamo bisogno di luoghi e situazioni “riconosciute” per mettere in pratica questo gioco

L’abito resta ancora un importante passaporto per far parte di un gruppo ne sono un esempio le compagnie di ragazzini tutti vestiti uguali o i luoghi di lavoro in cui le persone pur non indossando una divisa seguono rigide regole non scritte che in realtà sono imposte dal gruppo stesso e nulla hanno a che fare con il lavoro.

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