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Daniel e il tulipano gigante: recensione e laboratorio emozionale

Daniel e il tulipano gigante: recensione e laboratorio emozionale

Daniel e il tulipano gigante è un albo illustrato che fa riflettere sul rispetto della natura, ma parla anche di emozioni e dell’importanza che le azioni hanno su ciò che ci circonda
Lo scrittore e illustratore che ha creato questo libro è Manuel Vertemara che ha partecipato ad un progetto molto importante nella mia classe ed è stato intervistato dai bambini, ma di questo parleremo domani.

 

 

Titolo: Daniel e il tulipano gigante

Autore e illustratore: Manuel Vertemara

Editore: Edizioni EdiGiò

 

 

 

Daniel e il tulipano gigante: insegniamo ai nostri figli che la natura non è uno scherzo

Il libro ha come argomento principale il rispetto e la protezione della natura, ma non vi aspettate un libro zuccheroso e politicaly correct perché la storia di Daniel appassiona proprio per il suo essere un monello.
Daniel è un bambino pestifero, ama spaventare gli animali, strappare i fiori e tormentare gli abitanti del bosco al punto che, pian piano questi iniziano ad andarsene rendendo la boscaglia sempre più triste e desolato.
Il bambino è ignaro delle conseguenze delle sue azioni fin quando non incontra un tulipano gigante. Come sempre il bambino vorrebbe strappare e strapazzare il fiore, ma questa volta si trova davanti un avversario molto più grande e astuto di lui.
Il tulipano lo prende e lo porta in un bosco spaventoso dove un gufo saputello gli spiega che ciò che gli si mostra dinnanzi altro non è che il luogo colorato e divertente in cui una volta giocava e che, grazie a lui è diventato tetro e spaventoso
A questo punto il bambino, capendo la lezione, decide di porvi rimedio…

Perché è piaciuto ai bambini?

 


Ad una prima lettura si potrebbe pensare ad una fiaba ecologista che invita ad apprezzare e rispettare la natura, ma come sempre le storie vanno lette più volte per vedere la loro unicità e trovare un motivo per leggerli e rileggerli più volte
Avendo letto questo libro in più classi ho notato che i bambini sono stati affascinati da alcuni particolari:

Il primo è che Daniel fosse un bambino monello. All’inizio questa cosa li ha lasciati un po’ interdetti: “Maestra davvero si può parlare di bambini monelli nei testi? Il protagonista non è sempre buono?”
Ecco la prima grande forza di questo personaggio, mantiene viva l’attenzione scardinando dei preconcetti molto forti nei bambini come la bontà incondizionata dei personaggi principali delle favole.

La seconda caratteristica molto interessante è che Daniel non si accorge di ciò che provocano le sue azioni. Lui gioca e si diverte e trova innocuo il suo comportamento finché non viene posto davanti alla realtà e non entra in empatia con gli altri animali. Ciò ha fatto nascere una domanda: ma capita anche a noi di fare azioni di cui non capiamo la reale portata?
Ai posteri l’ardua sentenza ?

Che emozioni ha un bosco?

Dopo aver letto la storia e averne discusso insieme, ci siamo soffermati sulle immagini e subito si è focalizzata l’attenzione su questi alberi “a bolle di sapone” che ispiravano sentimenti di gioia, gioco, fantasia e creatività in opposizione al bosco pauroso e spettrale in cui Daniel viene portato.
Non c’erano dubbi sulle emozioni richiamate dagli alberi e abbiamo guardato e analizzato insieme quali fossero le caratteristiche che richiamavano tali sentimenti. Fatto questo, con una votazione, le classi hanno scelto se creare un bosco felice o spaventoso… ecco alcuni capolavori dei bambini.

Daniel e il tulipano gigante laboratorio scolastico

Se questo laboratorio vi è piaciuto e siete alla ricerca di altre idee: cliccate qui

2 Comment(s)

  • by Manuel Posted 22 Marzo 2018 09:53

    Recensione scritta benissimo! Da autore del libro devo dire hai interpretato e percepito benissimo quello che il libro vuole raccontare!
    Grazie di cuore!

    • by Ascoltando le Figure Posted 22 Marzo 2018 10:01

      Grazie a te è veramente un libro che merita di essere letto?

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