Nei gruppi di lettura per ragazzi 11 – 15 anni c’è sempre un incontro in cui chiedo a loro di portare un libro che amano e in tutti e 13 i gruppi che ho seguito quest’anno qualcuno ha portato Heartstopper.
Fin qui nulla di strano, ma in questo caso la scena che si riproponeva era sempre la stessa: si metteva sul tavolo il libro, partivano occhiate e risolini e quando chiedevo se qualcuno conosceva questo libro tutti dicevano di no o non rispondevano.
Quando poi me l’ero fatto raccontare o dicevo di averlo letto ecco che la situazione cambiava e veniva fuori che moltissimi lo conoscevano perché avevano letto il fumetto o si erano trovati a casa di qualcuno a vedere la serie Netflix.
Già perché Heartstopper è un fenomeno talmente internazionale che Netflix ha già fatto la prima stagione e ha promesso la seconda e i fumetti sono distribuiti da Mondadori in tutte le librerie. E se dovete scegliere tra i due: i fumetti sono assolutamente migliori anche perché le storie descritte in alcuni casi sono proprio diverse.
Ma di cosa parla Heartstopper?
La storia è ambientata in una scuola superiore e racconta la vita dei due protagonisti che è caratterizzata da amori, amicizie, ricerca del sé, scuola e bullismo. Gli adulti ci fanno un figurone e alla fine, anche davanti alle difficoltà, ciò che ti racconta l’autrice, è che tutto si può superare grazie alle persone che ti vogliono bene.
I personaggi mostrano le due facce della scuola. Nick è un giocatore di rugby che frequenta i ragazzi popolari che spesso diventano autori di atti di bullismo verso quelli emarginati come Charlie e i suoi amici e lo fanno senza rendersene davvero conto perchè loro in quelle situazioni non ci sono mai stati. Sarà proprio questa insolita amicizia a smascherare questi lati della scuola.
Intorno a Charlie ruotano invece amici molto diversi tra loro accumunati dalla ricerca faticosa di essere sè stessi in una società in cui non riescono a trovare il proprio posto,
Fin qui ci sono tutte le parole chiave più richieste da insegnanti e genitori e allora qua è il problema?
Il problema è che è un fumetto LGBTQ+ ossia in cui i protagonisti sono un ragazzo gay che dopo esser stato bullizzato per un anno intero incontra e si innamora del capitano della squadra di rugby, il quale, proprio grazie a questa amicizia, scopre di essere bisessuale e i due iniziano una relazione molto romantica che deve però affrontare mille difficoltà tra cui quella di fare outing con genitori e compagni di classe.
E questo a quanto pare rende questa una lettura clandestina. Scopriamo perchè dalle parole dei ragazzi.
Perché piace ai ragazzi?
Adoro questa storia perché mi ci trovo perché so cosa si prova nel sentirsi confusi, adoro la serie e il fumetto, non trovo difetti. Io e la mia amica ne parliamo spesso, pensiamo che sia fantastica
Questa storia credo che parli di temi importanti e molto belli e la cosa che mi è piaciuta molto è che tutti hanno potuto esprimere i loro sentimenti ignorando gli altri
L’ho letto perché la scrittrice ha iniziato a pubblicare suoi libri a soli 19 anni. Nick e Charlie erano due personaggi secondari di uno dei suoi racconti e sono stati i lettori ad interessarsene perché Charlie è troppo carino e indifeso e si accetta per com’è anche se lo bullizzano. Per questo poi lei l’ha fatto diventare il protagonista di questa serie di fumetti.
È una ragazza come noi che non scrive quello che si pensa sia il mondo dei ragazzi, ma racconta che ciò che vive tutti i giorni e si sente che è una di noi. Non a caso è diventata famosa grazie al web che ora per noi è ciò che era la tv per i nostri genitori
Queste sono parole di alcuni dei ragazzi che hanno letto il libro o visto la serie tv, ma che abbiamo concordato di lasciare anonimi e il perché ve lo raccontano qui sotto.
A chi la consigliano?
Consiglierei di leggerla a tutte le persone che criticano i gay e le lesbiche per fargli capire che non c’è niente di male perché l’amore è diverso per tutti e tutte le persone vanno rispettate
In Heartstopper Nick e Charlie raccontano della loro storia a genitori e insegnanti, tu hai parlato con loro di questa storia?
Molti genitori hanno una vecchia mentalità come quella dei miei genitori, quindi anch’io ho guardato la serie di nascosto perché sicuramente mi avrebbero vietato di vederla
Secondo me molti ragazzi non ne parlano perché non tutti i genitori sono pro alla lgbt, e quindi hanno paura a chiedergli di comprare il fumetto.
No, non ne ho parlato con i miei genitori e non ho mai portato a scuola i libri prima di oggi, ma i miei genitori sanno che ho i fumetti perché i soldi per comprarli me li hanno dati loro anche se non si interessano troppo a cosa leggo.
Cari adulti prendiamoci le nostre responsabilità
Non sono qui a sindacare sulle opinioni altrui, ma sono assolutamente convinta di una cosa: mettere i ragazzi nella condizione di fare cose di nascosto può portare a problemi ben più grandi di quello che può fare una qualsiasi lettura.
Stiamo parlando di ragazzi della scuola media a cui concediamo di stare in casa da soli e di uscire da soli, ciò implica che li consideriamo grandi e capaci di usare la testa e allora perché non aprire un dialogo con loro che sia un confronto costruttivo?
Le generazioni si sono sempre scontrate e i ragazzi hanno sempre fatto cose di nascosto, questo lo sappiamo, ma se tra i vostri figli ci fosse qualcuno che è bullizzato, che non riesce a trovare la sua strada e magari ha disordini alimentari come uno dei protagonisti o peggio ancora di ferisce per questo, davvero non vorreste saperlo?
Non si diventa gay leggendo una storia così come non si diventa pazzi leggendo Alice nel paese delle meraviglie, ma in questo caso stiamo parlando di una storia in cui i ragazzi riconoscono la loro necessità di capire chi sono, quali sono le loro amicizie e di chi si possano davvero fidare.
Siamo sicuri che non vogliamo essere nella lista delle persone a cui chiedere aiuto?
Titolo: Heartstopper
Autore: Alice Oseman
Casa editrice: Oscar ink
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