Il mondo in gioco di cui vi parlo oggi nasce da un’esperienza didattica di tipo interculturale realizzata in una scuola primaria del Trentino. È una raccolta di giochi dal mondo e ha come scopo quello di favorire nei bambini la conoscenza della propria e delle altre culture proprio attraverso l’esperienza ludica.
I motivi che hanno spinto alla pubblicazione di questo libro sono specificati fin dall’introduzione:
- La necessità di fomentare nei bambini un atteggiamento di apertura verso l’altro;
- La necessità di promuovere giochi di movimento che trovano spazi sempre più risicati nella vita ormai molto sedentaria e strutturalizzata dei bambini
A queste motivazioni io aggiungo anche la necessità, per chi passa molto tempo con loro, di scoprire nuovi giochi che possano interessarli e stimolarli sia fisicamente sia nell’alimentare la curiosità verso ciò che li circonda.
Il mondo in gioco : giochi di strada per l’educazione all’altro
Il libro, suddiviso in tre parti, mostra come questi giochi possano essere un supporto per giungere allo sviluppo di una delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente dell’Unione Europea che parlando delle competenze sociali e civiche include competenze personali, interpersonali, interculturali che riguardano “tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa e in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come a anche a risolvere conflitti ove sia necessario”
In particolare la prima parte ci mostra sette buoni motivi per fare del gioco uno strumento di educazione (interculturale).
Senza soffermarmi troppo su di esse, vi elenco alcune motivazioni che vi invito però ad approfondire con la lettura del libro perché pongono spunti di riflessione interessanti:
- Il gioco stimola la convivenza democratica ed è un collante sociale
- È un’esigenza naturale che crea interesse e motivazione
- È un modo per creare un ponte tra noi e gli altri poiché scoprendo giochi di culture diverse si possono trovare somiglianze e richiami che ci fanno sentire l’altra cultura molto più vicina alla nostra
- Giocando s’imparano ad apprezzare non solo le somiglianze, ma anche le diversità tra le culture e a uscire dai pregiudizi
- Il gioco mostra le proprie radici
Il giro del mondo in cerca di giochi
In questa sezione del blog vi propongo post (che trovate qui) che raccontano a modo loro un viaggio e sono stati utilizzati nel mio progetto interculturale, ma questo è speciale poiché non è stato letto dai bambini, ma utilizzato in palestra dalle insegnanti lasciando al gioco campo libero per mostrare le proprie capacità.
Ogni giorno, in orari diversi, per una settimana i bambini delle varie classi (divisi in gruppi dall’ultima sezione della materna fino alla quinta elementare- il progetto è stato utilizzato anche come continuità scolastica) si ritrovano in palestra e vi trovavano una cartina geografica del mondo.
L’insegnante aveva sempre con sé puntine colorate in cui segnava di volta in volta (aiutata dagli alunni) il luogo da cui proveniva il gioco del giorno.
L’ora in palestra seguiva questa struttura:
- Scoperta del luogo che sarebbe stato esplorato quel giorno e, quando possibile, racconto del bambino originario del luogo in questione
- Creazione delle squadre e suddivisione dello spazio attraverso una conta che provenisse dal luogo di cui si stava parlando
- Presentazione e realizzazione del gioco del giorno
- Riflessione comune
- Tempo per riproporre i giochi già imparati in precedenza in modo libero e spontaneo
Questa è la parte del progetto che più è piaciuta ai ragazzi al punto che i più grandi ne hanno voluto anche fare un cartellone con i giochi e le conti da lasciare a disposizione della scuola per gli alunni che non li ricordassero
Il gioco… nella storia
Un’altra parte molto interessante del libro è quella legata ai “giochi di ieri” ossia i giochi di generazioni diverse che corrono indietro fino all’antica Roma.
Questo tipo d’esperienza è molto interessante per il bambino poiché non solo riesce a trovare affinità tra ciò che era e ciò che è oggi, ma anche perché questo avvicinamento stimola il suo interesse per quel periodo storico e lo aiuta a mettersi i panni dell’investigatore a caccia di indizi nella storia che lo portino attraverso l’evoluzione del gioco alla scoperta dell’evoluzione umana
A chi lo consiglio?
Quelli che vi ho presentato sono stati due dei diversi percorsi in cui ho utilizzato il libro, ma le sue potenzialità sono davvero tantissime.
Lo coniglio quindi a genitori, insegnanti, educatori, … che cerchino spunti per parlare attraverso il gioco di diversità, multiculturalità, cambiamenti storici, …
O semplicemente a chi sta cercando giochi nuovi, vecchi e un po’ insoliti da proporre al proprio bambino per un pomeriggio divertente… in cortile
TITOLO: Il mondo in gioco. Giochi di strada per l’educazione dell’altro
Autore: Paola Maniotti
Casa editrice Edizioni Gruppo Abele
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