Ogni cosa può far nascere un sorriso se la guardi con gli occhi dei matti e la vivi con tutto il coraggio di cui sei capace, così riassumerei il Paradiso dei matti di Ulf Stark
Tra i suoi libri più celebri questo romanzo per lettori dai 10 anni in poi affronta le tematiche della crescita, dei cambiamenti, dell’accettazione di sé, della morte e tante altre.
È un romanzo che ti porta in un viaggio sulle montagne russe della letteratura alternando momenti malinconici a situazioni in cui si trattiene il fiato per arrivare poi a quel sorriso consolatorio che ti lascia qualcosa di molto positivo dentro
Scopriamolo insieme e vediamo cosa ne dicono i ragazzi
Il paradiso dei matti: trama
Il romanzo inizia con Simone che festeggia i suoi dodici anni tra gli scatoloni del trasloco e cianfrusaglie ammassate alla rinfusa. Lei e sua madre sono In partenza, vanno a vivere con Gunnar, il nuovo compagno della madre.
Simone non vuole trasferirsi lasciando la sua casa e i suoi amici e la cosa peggiora ancora di più quando, dopo un lungo viaggio notturno si accorge che la madre si è dimenticata di portare con loro Kilroj il loro cane.
Per non bastare sa che entrando nella nuova scuola dovrà ripercorrere le difficoltà già passate per questo nome che sembra da maschio e invece si riferisce al nome da femmina francese.
Per fortuna a portare calore e ulteriore trambusto in casa arriva anche il nonno scappato dall’ospedale perché più che deciso a finire la sua vita a casa con la figlia e la nipote che ama tanto
È proprio il nonno a introdurci il tema dei “matti”:
-Povera piccola – disse di nuovo il nonno- Sai, la nostra stirpe è fatta di gente matta e di gente noiosa, di squinternati e di mammalucchi. Tua madre appartiene al gruppo dei matti, come me. Anche mia madre lo era. E so bene che non è facile vivere con quelli come noi. Poi però c’è una schiera di gente noiosa e di mammalucchi. Forse quelli sono un po’ più facili da sopportare. Ma che mi venga un colpo se a stare con loro la vita è emozionante!
-E io sono matta? – chiesi tentando di sorridere
-MI sa che lo diventerai – rispose il nonno facendomi l’occhiolino
Ma chi sono davvero i matti? Cosa li identifica?
È sempre lui che lo spiega alla ragazza,
-Tutti noi siamo pieni di energie che nemmeno immaginiamo – continuò il nonno – Come il mare. Che è pieno di pesci e alghe e correnti e vita e ogni genere di meravigliose porcherie. I mammalucchi, con la paura che hanno di bagnarsi e rovinarsi le scarpe, costruirono con cura il proprio dei brutti ponti sottili su acque sconosciute. Noi squinternati, invece, ci sguazziamo là sotto. Ci facciamo afferrare dalle correnti, lasciandoci trasportare, anche se questo comporta dei rischi. Anche a costo di provocare la paura e il disprezzo dei mammalucchi
Ed è proprio questo buttarsi a capofitto nelle cose e lo sguazzarci dentro che porterà Simone a farsi credere un ragazzo della scuola, a far amicizia con personaggi che acquisteranno un posto importante nel suo cuore e a mettersi costantemente nei guai attraverso malintesi, bugie e azioni fatte d’impulso
Riuscirà a sostenere il suo ruolo di maschio a scuola senza che la famiglia lo scopra?
Accetterà la sua nuova condizione di vita, gli amici e i grandi malintesi in cui si infila guidata dalla rabbia che tutti questi cambiamenti hanno creato in lei?
La trama raccontata dai ragazzi
Se amate i booktrailer sicuramente vi farà piacere guaradre quello che i ragazzi della classe 2D della scuola secondaria di I grado I.C. Renato Moro, plesso Leonida, di Taranto
insieme alla prof.ssa Maria Lombardi hanno creato vincendo il concorso “Registra per un libro del 2020”
Cosa ne pensano i ragazzi di questo libro?
“All’inizio non mi convinceva molto questo libro, lo trovavo troppo psicologico, ma poi dopo l’arrivo del nonno tutto cambia, il ritmo diventa veloce e nasce la curiosità di capire come andrà a finire. Soprattutto perchè anche a me è successo di dire qualche bugia per sbaglio da cui non riuscivo a saltar fuori e, anche se mia mamma è meno matta di quella di Simone in tante cose mi sono assolutamente rivista in lei” (Giada 13 anni)
“Ho pianto alla fine del libro, ma non ero disperata perchè alla fine questo libro ti tiene incollata alle pagine e ti fa pensare, a volte Simone la vorresti sgridare, ma le vuoi bene perchè pensi che infondo poteva succedere anche a te. Il nonno è il mio personaggio preferito perchè lo abbraccerei e gli direi: “Fai proprio bene a essere matto, molto meglio che mammalucco” ( Stefania 12 nni)
“Non lo volevo leggere perchè lo leggevano tutte le ragazze, ma mi è piaciuto perchè anche io delle volte mi faccio trasportare in situazioni da cui poi non so come fare a da uscire. Ho riso un sacco con la storia delle anatre e della madre che non capisce niente di quello che dice la prof”(Samulele 12 anni)
Queste le idee di alcuni dei mie giovani lettori… voi invece cosa ne pensate?
I vostri ragazzi lo hanno letto?
Conoscevate già Ulf Stark?
TITOLO: Il paradiso dei matti
AUTORE: Ulf Stark
Collana: Il gatto nero
Casa editrice: Feltrinelli
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