Ultimamente l’ultima parola che è sempre emersa durante i corsi di libroterapia sia con i bambini che con gli adulti è: felicità.
Una parola leggera, che ci fa sorridere e ci rimanda a belle sensazioni, ma quali e quante sono le felicità?
Roberto Piumini e Sergio Olivotto in questo bellissimo libricino poetico ci raccontano felicità semplici, quotidiane, quelle che vivono i bambini, ma che dovremmo riscoprire anche noi adulti
Le felicità: poesie dei bei momenti
Non so se è proprio la felicità,
ma senti come fa: splash, e poi splash,
con gli stivali, come vuole la mamma,
o a piedi nudi, come piace a me.
Non so se è proprio la felicità,
però ascolta: splash, splash, splash.
E, attento, se per caso stai passando
Perché io faccio il salto, e c’è lo splash
E poi ancora splash, e splash, pestando
In marcia ferma dentro la pozzanghera
Come un soldato che in guerra non va,
ma resta qui a fare splash, splash, splash, …
Questa è la prima poesia che apre il libro, una storia semplice come avrete letto perché le felicità nascono proprio da piccoli momenti di gioia: la mamma che mi abbraccia, la vicinanza del mio cagnolino, la cioccolata, l’inizio delle vacanze, una melodia o una canzone che mi appassiona, mamma e papà che mi mettono a letto e poi parlano ridendo tra loro e non litigando…
Non ci sono titoli in questo testo solo una serie di poesie e di immagini che si susseguono portando con sé momenti divertenti ed altri più profondi, tutti esposti con le parole di una bambina che racconta con poesia ed emozione ciò che le succede
A chi lo consiglio?
Penso che questo sia un libricino che dovrebbe trovarsi sempre a disposizione nelle nostre librerie per trovare le parole delle emozioni quando non le abbiamo, per ricordarci che la felicità è nelle pieghe dei piccoli momenti e per mostrarci come sia importante fermare con un’immagine o con le parole le cose belle che succedono così da potervici tornare quando di felicità intorno se ne vede poca.
Per i bambini ve ne consiglio una lettura a puntate, una poesia al giorno o in momenti particolari della giornata perché questo, soprattutto dai 5 agli 8 anni aiuta a stimolare maggiormente la discussione nel gruppo e a far nascere la voglia di raccontarsi.
Dagli 8 anni in poi invece si può utilizzare anche in modo più sistematico all’interno del percorso scolastico come approccio ad un testo poetico a loro vicino che accorci le distanze tra il lettore e le parole.
Giochiamo con le illustrazioni
Questo è un libricino completo in cui accanto a poesie con parole scelte ed evocative ci sono illustrazioni colorate ed interessanti che posso aiutare a creare nuove storie di felicità
Sergio Olivotti è illustratore, grafico e autore di libri per l’infanzia.
Le sue opere sono caratterizzate da ambientazioni oniriche e personaggi ironici ed improbabili.
La sua poetica narrativa che frequenta l’assurdo e l’umoristico come luoghi di potenziale crescita creativa del bambino trova spazio in questo libricino in doppie pagine dedicate alle illustrazioni che ci permettono di vagare con la fantasia alla ricerca di nuove storie di felicità
Sono pagine confusionarie, assurde, caratterizzate da toni rossi, gialli e verdi in cui animali, oggetti e cose si incrociano e si mischiano.
I bambini nel momento in cui si soffermano a osservarle iniziano a creare storie autonomamente già dai 5 anni in poi senza quasi accorgersene e iniziano a ruotare il libro per cogliere meglio le varie prospettive che svelano i particolari dei personaggi.
Se le piccole illustrazioni sotto alle poesie servono per spiegare meglio le parole di Piumini, quelle delle illustrazioni a tutta pagina aprono nuovi mondi che occhieggiano a quello delle meraviglie di Alice.
Giochiamo con le parole
Molto interessante è anche una delle ultime illustrazioni in cui a fianco dei personaggi si disegna con la parola felicità e le sue parti.
Un gioco molto interessante che si può facilmente riprodurre con i bambini della scuola primaria soprattutto ho trovato divertente ciò che è uscito da questa idea associata ai nomi composti.
Un nome composto come ad esempio attaccapanni quali immagini può ispirare?
- Un attaccapanni fatto di parole
- Un bambino che attacca figurine
- I panni stesi
- Ma anche i capanni
E se qualche lettera cadesse per strada che parole nascerebbero?
- Panni può diventare Pani
- Ma posso nascere anche parole fantasiose come attani o tapanni
Come disegnare e inserire queste nuove parole?
Questo è solo un esempio di un gioco creativo che vi invito a fare con i bambini facendo scegliere a loro la parola. Per i bambini di 5 e 6 anni vi consiglio di creare un foglio in cui la parola è scritta più volte in modo che loro debbano solo ritagliarla e incollarla, ciò limiterà la difficoltà legata alla scrittura e aumenterà lo slancio creativo
Se lo fate ditemi com’è andata? 😉
Titolo: Le felicità
Autore: Roberto Piumini
Illustratore: Sergio Olivotti
Casa editrice: Edizioni Gruppo Abele
Collana: I bulbi dei piccoli
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