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Leggere per immagini: attività per potenziare lessico e lettoscrittura

Leggere per immagini: attività per potenziare lessico e lettoscrittura

Leggere per immagini parte dall’idea, come dimostrato da alcuni studi, che le competenze metasillabiche e metafonologiche siano alla base dei processi che porteranno al leggere e allo scrivere e che sia importante, a prescindere dal metodo utilizzato, stimolando queste competenze fin dall’inizio del percorso.

 Leggere per immagini … un percorso che affianca l’apprendimento

Le attività proposte in questo libro non si pongono l’obiettivo di insegnare a leggere e a scrivere, ma

“Lo scopo di questo libro è incrementare il vocabolario, sia in comprensione che in espressione, attraverso l’analisi di immagini varie, ponendosi come obiettivo la raffinazione dei processi di analisi e sintesi delle parole con giochi linguistici e di vario genere”

Il volume propone attività che, attraverso le immagini, partono con il porre il bambino in grado di giungere alla parola operando gli stessi processi della lettura, ma togliendo la difficoltà del riconoscimento grafico per concentrarsi soprattutto sulla parola in sé stessa

È un percorso che io utilizzo in modo trasversale rispetto all’apprendimento del letto- scrittura e che dà risultati molto interessanti sia nell’ampliamento del lessico, sia nello sviluppo fono articolatorio del bambino che poi lo aiuterà non solo nella correttezza fonologica, ma anche in quella lessicale

Guardarsi allo specchio per scoprire le parole

Uno dei focus delle attività sono le modalità di articolazione e la sensibilità propriocettiva, per stimolarle si consiglia l’uso di uno specchio in cui il bambino possa guardarsi e verificare, attraverso il canale visivo e motorio, ciò che non sempre riesce ad acquisire solo con la stimolazione uditiva e grafica

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Questo percorso può essere fatto davanti ad un grande specchio se la vostra scuola ne possiede uno (di solito in palestra) oppure può essere argomento per un percorso di potenziamento legato alla classe prima.

Nella mia scuola ad esempio, all’interno del progetto accoglienza delle classi prime, ho inserito una serie di ore in cui i bambini, a piccolo gruppo si spostavano in un’altra stanza con me e attraverso giochi, racconti e altre stimolazioni avevano l’occasione di sperimentare la loro fonetica osservandosi allo specchio e riflettendo anche sull’atto motorio ad essa collegato.

Con pochi incontri (perché sappiamo bene quali siano le risorse scolastiche) i bambini hanno preso una grande consapevolezza e, messo lo specchio a disposizione (assistita) durante l’intervallo giocavano autonomamente a riproporre suoni e articolazioni

Un volume suddiviso in 3 parti… scopriamole insieme

Il volume è suddiviso in tre parti che riguardano i giochi di parole, l’analisi sillabica e le sillabe complesse.

Ogni parte è poi suddivisa in unità che vanno ad indagare un aspetto diverso scopriamole insieme

1 – Giochi di parole

Questa parte si occupa di giochi che aiutino il bambino a riflettere sulla parola attraverso anagrammi, rebus, analisi di nomi, … Le unità si suddividono così:

  1. Giochiamo con i nomi — i giochi hanno come protagonisti i nomi e i cognomi dei bambini. Attraverso essi si passa da una prima fase in cui il bambino inizia a percepire il nome e il cognome come unità distinte per poi passare alla riflessione su maschile e femminile. L’unità si conclude con giochi per scoprire le parti delle parole e le rime
  2. I rebus — in questa fase le protagoniste sono le parole composte che aiutano il bambino, attraverso il gioco, ad iniziare un interessante lavoro metalinguistico sul significato che si crea quando due parole si fondano. Ciò aiuta poi ad affrontare la lingua scritta
  3. I personaggi e gli animali — anche in questo caso componiamo e scomponiamo parole. Si inizia differenziando le due metà del corpo di alcuni personaggi delle fiabe che corrispondono ad una parte del loro nome e si finisce per creare nuovi personaggi e nuovi nomi mischiando le parti

Questa prima parte ha quindi lo scopo di guidare il bambino verso l’analisi delle parole in modo divertente e creativo

2- Analisi sillabica

Qui si approfondisce l’aspetto meta fonologico partendo dai fonemi che costituiscono le parole e sostenendone la percezione attraverso più canali, uditivo, visivo e prassico

Questa parte aiuta in particolare i bambini che faticano nel riconoscimento grafico ossia riescono a individuare le lettere che compongono la parola, ma faticano ad unirle per creare una parola di senso compiuto

I bambini prendono confidenza con il metodo sillabico, che vi raccontavo QUI,. Questi esercizi non sostituiscono il metodo, ma lo potenziano e si possono associare anche ad un percorso che parte invece dalle singole lettere proprio per aiutare i bambini ad unirle ed esplorarne i diversi suoni all’interno della parola (cosa prevista in tutti i programmi nel momento in cui si fa ad esempio la divisone in sillabe)

Vediamo in quali unità si suddivide questa parte:

  1. Vocali — le vocali sono presentate attraverso il disegno articolatorio che il bambino svolgerà davanti allo specchio
  2. Le consonanti — si passa poi alla presentazione delle consonanti e a esercizi per differenziare suoni simili. Anche in questa fase molto spazio è dedicato alla riflessione sul suono e sul movimento articolatorio necessario per crearlo
  3. Le bisillabiche — in questa terza fase si approfondisce il riconoscimento delle sillabe (la prima, l’ultima, …) e si passa gradualmente dal disegno alla scrittura
  4. Le trisillabiche — questa seconda fase si conclude con la presentazione delle parole trisillabiche

3- le sillabe complesse

Procedendo sempre per acquisizione auditivo-motoria per poi passare alle lettere e alla loro lettura si giunge ora a quei dittonghi o gruppi consonantici in cui molti bambini trovano difficolta nel pronunciarli o nello scriverli correttamente

L’idea in più

Quest’ultima parte presenta anche alcuni esercizi molto interessanti che chiedono al bambino di seguire con un dito (o di creare una linea) che rappresenti il suono. Vi sono quindi suoni che vibrano, ma se lasciate spazio ai bambini e preparate lettere o gruppi di lettere differenti scoprirete che i bambini dopo essersi esercitati ad ascoltare i suoni sono bravissimi a creare immagini e queste immagini saranno poi molto utili non solo per l’acquisizione di una buona lettura, ma anche per l’interpretazione del testo e per la scoperta della parola come suono poetico

Dopo alcuni di questi esercizi solitamente, inizio a proporre loro brevi poesie o filastrocche per bambini che propongano i suoni a cui quel bambino ha prestato particolarmente attenzione.

Ogni bambino ha la propria e prova a recitarla, con esercizi mirati di cui parleremo a proposito del piacere di leggere la poesia, mettendo in pratica i movimenti e l’uso del linguaggio appreso ed entrando così ancora più in profondità nella parola e nella musicalità che questa può creare


TITOLO: Leggere per immagini – Giochi e attività fonologici per l’avviamento alla letto-scrittura

Autore: Maria Luisa Isetta

casa editrice: Erickson

Parti del libro

Introduzione
Struttura del volume
Bibliografia

PARTE 1 – Giochi di parole
Unità 1 – Giochiamo con i nomi
Unità 2 – I rebus
Unità 3 – personaggi e gli animali

PARTE 2 – Analisi sillabica
Unità 4 – Giochiamo con le vocali
Unità 5 – Giochiamo con le consonanti
Unità 6 – Giochiamo con le bisillabiche
Unità 7 – Giochiamo con le trisillabiche

PARTE 3 – Le sillabe complesse
Unità 8 – Dittonghi
Unità 9 – Gruppi consonantici
Unità 10 – Gruppi composti

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