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Lupo nero : il bianco e nero delle storie

Lupo nero : il bianco e nero delle storie

Se qualche giorno fa siamo entrati ed usciti dalla fiaba attraverso Il tunnel di Anthony Browne (che trovate qui), oggi a calarci in un mondo fiabesco è Lupo nero, un thriller  in forma di silent book che con la sua narrazione atavica ed essenziale sembra portarci tutti gli stereotipi fiabeschi, tranne poi ribaltare inaspettatamente la situazione diventando una storia spiazzante in cui è difficile capire dove sia il bianco e dove il nero

Lupo nero: trama

Un ragazzo entra nel bosco, ha l’aria concentrata e un po’ spaventata.

Ad attenderlo tra gli alberi c’è un lupo nero che lo segue da lontano, alla sua sinistra senza farsi notare.

Inizia a nevicare sempre più forte e il ragazzo sprofonda nella neve. Sente un rumore strano, forse una civetta, e comincia a correre.

Il lupo è innervosito da questa corsa perché conosce quel suono e sa che cosa sta per succedere, decide quindi di palesarsi con il suo ghigno cattivo e i denti in evidenza.

Nevica sempre più forte

Il ragazzo spaventato da quel suono si ferma, si volta e capisce che deve correre sempre più forte, ma il lupo è più veloce e più abile a girare nella foresta e riesce a coglierlo di sorpresa. Il ragazzo pensa di essere perduto e invece… la storia esce dalla fiaba e prende una strada completamente inaspettata

 

Perché ci piace questa storia

Come vi dicevo questo libro non ha le parole e ciò permette ai lettori di interpretarne i particolari a piacimento. A differenza di altri silent book la storia è molto indirizzata dall’autore, ma c’è quella civetta (o forse un gufo) che ha suscitato molto dibattito tra i ragazzi

La storia che vi ho raccontato sopra in realtà è di Lorenzo, un ragazzo di 13 anni, che si è divertito ad immaginare che quel pennuto avesse nella storia un ruolo fondamentale e assolutamente cospiratorio verso il ragazzo. Inverosimile potrà dire chi conosce i fatti di libri, ma non siamo forse in un ambiente fiabesco? In un libro in cui le parole non segnano i confini? Quell’animale a qualcosa servirà…o forse no?

Mi soffermo subito su questo particolare perché è interessante notare come solo i ragazzi abbiano notato e dato importanza a questo animale che per gli adulti è spesso secondario.

Noi siamo concentrati sul ruolo del lupo che ci spaventa fin dalla copertina al punto che alcune famiglie si sono dichiarate scettiche che io leggessi questo libro a bambini di 8 anni prima ancora di vederlo aperto, mentre i bambini da parte loro lo hanno accolto con molta eccitazione

 

Un bianco e nero che narra e confonde

Questo libro ti tiene con il fiato sospeso perché sembra che voglia raccontarti cos’è buono e cos’è cattivo invece poi tutto si mescola e non pensi più ai colori, ma solo alla storia” (Martino, 10 anni)

E’ un libro silenzioso che suona. Non ha parole e non devi dirle neanche tu mentre le leggi perché se guardi le immagini in silenzio senti i suoni della storia: i passi del ragazzo, la civetta, il lupo che digrigna i denti e la tensione sale,ma poi senti anche le parole del bambino o della civetta se pensi che sei in una fiaba e lei possa parlare” (Matilde, 11 anni)

Secondo me la neve è una metafora: la neve nasconde tutto, fa diventare tutto bianco e tu sul bianco puoi riscrivere la storia come fa il lupo che ci lascia tutti come dei baobao a guardarlo e a dirci…non avevamo proprio capito niente”(Sara, 9 anni)

A me ha ricordato un po’ il Tunnel di Browne per quell’immagine dell’arco di alberi e un po’ la zuppa di sasso per la figura del lupo, ma questo fa più paura perché noi pensiamo di essere quel ragazzo mentre con la gallina guardavamo le cose dall’esterno” (Nicholas 9 anni)

“Pensavo fosse una storia sulla paura invece è una storia sul pregiudizio e sulle cospirazioni perché la civetta è davvero sospetta. Ed è una storia di viaggio perché il ragazzo è in cammino e durante la strada impara qualcosa come nei riti d’iniziazione” (Monica 10 anni)

Come sempre questi sono solo alcuni degli spunti nati dal confronto con i giovani lettori, che penso possano esprimere meglio di me la bellezza di questo silent book e il grande lavoro esplorativo che può nascere da esso soprattutto se viene proposto dopo un percorso narrativo che dia ai giovani lettori diverse chiave di lettura per entrare nella storia con un nutrito bagaglio di strumenti interpretativi.

 

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Titolo: Lupo Nero

Autore Antoine Guilloppé
Illustratore Antoine Guilloppé
Collana

Casa editrice: Camelozampa

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