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Robert Doisneau. Pescatore d’immagini – Una mostra per tutta la famiglia-

Robert Doisneau. Pescatore d’immagini – Una mostra per tutta la famiglia-

Se siete tra i fortunati che lunedì faranno il ponte del Primo Maggio e vi trovate vicino a Pisa non potete perdere la mostra: Robert Doisneau. Pescatore d’immagini.
Il percorso espositivo composto da 70 immagini in bianco e nero e un video si trova al museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi di Pisa

Inaugurata il 23 marzo si concluderà il 17 giugno 2018 ed è curata dall’Atelier Robert Doisneau – Francine Deroudille e Annette Doisneau – in collaborazione con Piero Pozzi, prodotta e realizzata da Di Chroma Photography, ViDi – Visit Different.

Una passeggiata nella Parigi degli anni 50

Il percorso espositivo ripercorre i motivi più cari a Doisneau: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere in questa città senza tempo.

Nelle parole dell’artista: “Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che si trova nelle strade”.

Doisneau ha lasciato l’immagine della Parigi dei bistrot e dei clochards, delle antiche professioni e dei mercati a Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori, poeti.

Se da un lato la mostra vi colpirà per i giochi di prospettiva, per le scene di vita quotidiana, per i monelli che girano nelle strade e gli sguardi indiscreti che il fotografo ci mostra dall’altro è l’artista stesso che in un’intervista presente nel video ci racconta che non tutti gli scatti sono rubati.

Un bacio… non proprio rubato

Alcuni, soprattutto quelli dei baci, sono ricreati ad arte. La fotografia che diede inizio a questo tipo di fotografie fu la famosissima Le Baiser de l’Hôtel de Ville.

La foto, del 1950, ritrae una giovane coppia che si bacia davanti al municipio di Parigi mentre la gente cammina veloce e distratta. L’opera, per lungo tempo identificata come un simbolo della capacità della fotografia di fermare l’attimo, non è stata scattata per caso: il fotografo, infatti, stava realizzando un servizio per la rivista americana Life e per questo chiese ai due giovani di posare per lui. Questa fotografia ha poi avuto così successo che il fotografo ha deciso di cavalcare l’onda.

Il fotografo è davvero libero di raccontare?

Ascoltando il video della mostra  mi ha colpito moltissimo il discorso sulle fotografie degli operai nelle fabbriche.


In una intervista dichiarò che il tema sarebbe stato interessante per mostrare le condizioni in cui lavoravano queste persone, ma richiedeva molto tempo e materiale. Doisneau non è un uomo ricco e la fotografia è ciò che sfama lui e la sua famiglia quindi non può permettersi di dedicarsi a questa ricerca sociologica per immagini non retribuita e questo sarà sempre per lui un rimpianto.

Ma le foto scattate mostrano particolari che raccontano storie, abitudini, lavori di cui spesso oggi si è persa memoria.

Un percorso per famiglie

Infine affianco al percorso espositivo per adulti ne troviamo uno per bambini con spunti di riflessione e piccoli indovinelli inseriti in didascalie colorate con la forma d’animale che aiuteranno anche i più piccoli ad osservare meglio e ad appassionarsi a questo percorso.

Chi è Robert Doisneau?

 

Noto oggi al grande pubblico, Doisneau, dopo essersi diplomato all’École Estienne, scopre la fotografia da giovane, mentre lavora in uno studio di pubblicità specializzato in prodotti farmaceutici.

Fotografo per le officine Renault dal 1934, fu licenziato cinque anni più tardi per assenteismo.

Diviene quindi fotografo-illustratore free-lance e nel 1946 entra definitivamente nell’agenzia Rapho.

Nel 1974 la Galleria Chateau d’Eau di Toulouse espone le sue opere e, a partire dagli anni Settanta, ottiene i primi importanti riconoscimenti. Da allora le sue fotografie vengono pubblicate, riprodotte e vendute in tutto il mondo.

Autore di  molte opere (i suoi archivi comprendono circa 450.000 fotografie), è diventato il più illustre rappresentante della fotografia “umanista” in Francia.

Le sue immagini sono oggi conservate nelle più grandi collezioni in Francia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e sono esposte in tutto il mondo.

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Costo del biglietto: Intero: € 9, Ridotto: € 7
Telefono per informazioni: +39 050 2216060
E-Mail info: museodellagrafica@adm.unipi.it
Sito ufficiale: http://www.museodellagrafica.unipi.it
L’esposizione rimarrà aperta tutti i giorni, festività incluse, dalle 9 alle 20

 

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