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Un regalo diverso

Un regalo diverso

Il giorno del suo compleanno,

Marcel invitò Tristàn a fare merenda a casa sua.

  • Auguri! – disse Tristàn quando vide il suo amico, e gli diede un piccolo pacchetto

Marcel aprì il regalo e…

Inizia così “Un regalo diverso” di Marta Azcona e Rosa Osuna che ci parla di amicizia, di regali e di…

No meglio non anticiparvi altro, scopriamolo insieme un passo alla volta

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Un regalo diverso: quando una piccola cosa può cambiare un’intera giornata

Due amici si scambiano un regalo, ma questa volta nel pacchetto non c’è quel gioco che Marcel si aspetta, ma un ritaglio di stoffa rimasto dalle tende.

Il regalo insolito delude il bambino che non si fa scrupoli a dire:

-Bè, preferivo una trottola –

Per fortuna però Marcel e Tristàn sono molto amici e decidono di non farsi scoraggiare da questo momento sottotono. Abbandonano un attimo il pezzetto di stoffa per dedicarsi ai pasticcini alla crema, ma siccome non vogliono sporcarsi ecco che proprio l’insolito regalo inizia ad essere utilissimo.

Dopo la merenda i due amici uscirono a fare una passeggiata

E siccome il sole era caldissimo…

La storia prosegue così tra un gioco, un’invenzione, una necessità che il nostro fazzoletto a quadretti bianco e blu riesce a soddisfare finché…

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Una storia tante storie

La cosa più interessante di questo libro, secondo me, è che bisogna leggerlo e osservarlo più volte per gustare davvero le molteplici sfaccettature e storie che si nascondono tra le sue pagine.

Fin dai risguardi (la prima e l’ultima doppia pagina che incontro aprendo l’albo illustrato e di cui una parte è incollata sulla copertina) si nota che se all’inizio la corsa del cagnolino si dirige verso la nuova pagina come ad invitarci ad iniziare l’avventura; nell’ultima cane e uccellino continuano la loro corsa, ma dalla porta opposta quasi a consigliarci di tornare indietro e rileggere.

Vedremo che il cagnolino è infatti un narratore silenzioso che ci guida a scoprire la storia nascosta tra le illustrazioni.

Prima lettura: seguiamo le parole…

Solitamente il primo incontro tra il lettore e il libro passa attraverso la lettura e ciò che ancora più frequente quando un libro è presentato ad una classe o a una sezione.

Le parole ci raccontano la storia di Trisàn e Màrcel e del loro pomeriggio speciale che si trasforma presto in ore passate insieme alla ricerca di avventure.

È un pomeriggio pieno di giochi, escursioni, scoperte, … in cui la parola scritta si interrompe per permettere al lettore di soffermarsi sull’utilizzo della stoffa e di essere proprio lui il narratore del particolare momento in cui i bambini utilizzano il regalo.

Non è difficile trovare il pezzo di stoffa poiché la sua texture a quadretti e il fatto di essere l’unico elemento fotografico inserito in scenari spesso grigi lo rendono uno dei primi elementi su cui si sofferma l’occhio.

I bambini fin da subito hanno apprezzato questo gioco che lascia la narrazione all’immagine e ci siamo anche divertiti ad immaginare che cosa i due bambini si possano essere detti nel momento in cui usavano la stoffa

 Seconda lettura: inseguendo un simpatico cagnolino

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Durante la prima lettura ci si concentra sui due protagonisti e si perdono quei particolari che rendono speciale il finale, questo è voluto dall’illustratrice che mette in risalto i due bambini e il cane e lascia il secondo piano, a volte nascosto, a volte appena accennato a volte addirittura sottinteso un quarto personaggio che si palesa appunto solo nel finale

Per trovarlo però la bravissima Rosa Osuna ci lascia una guida: il cagnolino

Seguendo la sua storia, quasi parallela a quella dei bambini anche se percorre lo stesso percorso al loro fianco, scopriamo dove, in quasi tutte le tavole, si cela questa scimmietta che spia i bambini e decide di voler anche lei lo stesso pezzo di stoffa speciale.

 

Esperienze dei piccoli lettori

In diversi gruppi di bambini, soprattutto dagli 8 anni in poi, questo personaggio è stato visto come il lettore stesso:

“Siamo noi che sbirciamo i bambini e alla fine vogliamo anche noi il nostro pezzo di stoffa, infatti alla fine il cagnolino ci saluta guardandoci strano perché lui proprio non capisce il pezzo di stoffa. Lui preferirebbe un osso.” (Matilde 9 anni)

Come continua la storia?

La storia, come forse avrete capito, ha un finale abbastanza aperto che si presta a diventare oggetto di discussione con i ragazzi.

Se ne può parlare insieme oppure dividerli in gruppo e chiedergli di inventare il proseguimento della storia magari dandogli un pezzo di stoffa per aiutarli nella suggestione.

Con alcune classi abbiamo chiesto una storia da recitare ai compagni, ad altre di inventare la storia e di illustrarla in un piccolo libretto che poi ognuno ha regalato ai compagni

 

Queste sono alcune delle suggestioni che fino ad ora ha creato nei miei laboratori questo libro, ma sono certa che le suggestioni possibili sono molte altre. Se anche voi lo avete letto a gruppi di bambini raccontatemi la vostra esperienza nei commenti 😉


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Titolo: Un regalo diverso

Testo: MARTA AZCONA
Illustrazioni: ROSA OSUNA
Traduzione: ELENA ROLLA

Casa editrice: Kalandraka

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