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Videogames.Piccolo manuale per videogiocatori

Videogames.Piccolo manuale per videogiocatori

Dopo esserci occupati di Youtuber (QUI), di social e cyberbullismo (QUI) oggi parliamo di videogiochi e come sempre lo facciamo non per presentare un videogioco in particolare, ma per aiutare i nostri ragazzi a vivere quest’esperienza in modo consapevole così da trarne il meglio senza cadere in pericoli che purtroppo non sono così insoliti

A cosa serve questo libro?

Videogames è quindi un libro che serve per:

  • Scegliere i giochi giusti per divertirti con gli amici

  • Imparare cosa fare (o non fare) quando giochi online

  • Spiegare ai tuoi genitori perché devono fidarsi di te quando giochi

Già avete letto bene, questo manuale ha come obiettivo proprio quello di creare giocatori consapevoli sia sulle modalità corrette di approcciarsi ai video giochi sia anche proprio alle tipologie esistenti e al “dietro le quinte” dei videogames per capire come nascono e perché hanno caratteristiche comuni, …

Insomma un modo per conoscere meglio un universo così interessante e magari scoprire che proprio la creazione dei videogiochi potrebbe essere il nostro futuro

 

Non leggete Videogames se …

State cercando una di queste tre informazioni:

  • Imparare a superare i livelli più difficili

  • Trovare giochi gratis

  • Scoprire come giocare di nascosto dai prof

Per ognuna di queste tre cose sicuramente la rete saprà aiutarvi, qui invece vi propongo come sempre un libro da condividere con gli amici e con gli adulti, da tenere in classe e che vi serve a prescindere dai videogames con cui vi state cimentando in questo momento

 

Un libro da portare con sé e interrogare al momento

Il libro si suddivide in 7 capitoli. Come Morosinotto ci aveva abituato negli altri manuali, ogni capitolo è suddiviso in tante piccole parti che alternano informazioni scientifiche, test, illustrazioni e curiosità e che possono essere fruite seguendo l’interesse del momento

Questo è ciò che più è piaciuto ai ragazzi che tornano spesso ad aprire il libro per cercare una singola informazione o per fare un test leggendo e rileggendo il libro che per dimensioni e forma si presta molto bene ad essere maneggiato e portato con sé nello zaino.

Puoi sfogliare alcune pagine del libro qui:

 

 

Ascoltiamo ora capitolo per capitolo l’opinione dei ragazzi

Che cos’è un videogioco?

In questo capitolo scopriamo tutte le parti dei videogames da quelle che ne creano i contenuti fino all’hardware utile per fruirne.

“La parte più interessante è quella degli ingredienti di base. Leggere che ogni gioco ha un obiettivo, delle regole, una sfida e dei giocatori può sembrare banale, ma analizzando queste singole parti già capisci meglio da cosa partire per inventarne uno. Poi le altre informazioni del capitolo ti dicono di cosa hai bisogno” (Luca 12 anni)

“A me è piaciuta tantissimo la storia del videogioco. Quella che parla del primo videogioco inventato. Faccio fatica ad immaginarmi cosa potesse piacere di un gioco così, ma se quella scoperta è arrivata fino ad oggi deve veramente aver sconvolto le menti di chi poteva giocarci” (Celeste, 11 anni)

 

I videogiochi non sono tutti uguali

Il secondo capitoli si occupa dei diversi generi di videogames sia per ciò che riguarda la trama sia per l’esperienza di gioco che si può fare.

“È stato interessante scoprire quanti tipi di giochi esistono. Alcuni come Minecraft ovviamente li conoscevo, ma altri mi hanno incuriosito molto e li cercherò. La cosa che però a me piace sempre di più sono i test. Il mio mi ha suggerito che sono una giocatrice di giochi di ruolo e di open world e forse ha proprio ragione” (Lucia, 11 anni)

 

Ma quanto mi costi?

Questo capitolo mi piace moltissimo perché rende esplicito un argomento che in realtà si tocca in tutte le case, cioè quello economico, ma di cui spesso non si parla direttamente con i ragazzi.

In particolare ho amato il focus sul fatto che

Non esistono giochi gratuiti

Tutti i giochi in un modo o nell’altro prevedono un guadagno per chi li crea ed è giusto sensibilizzare i ragazzi a riguardo soprattutto quando si tratta di quei giochi in cui inizi a giocare gratuitamente poi dopo un po’ devi usare soldi veri per procedere.

Spesso a 10- 12 anni il concetto di spesa non è ancora così chiaro nei ragazzi come si può immaginare e porre il focus su questo punto lo trovo molto importante.

 

Giochiamo insieme

I giochi sono più belli se condivisi questo lo sappiamo e i videogames che più fanno successo spesso prevedono una comunità online che si riunisce per giocare a distanza.

È importante però far riflettere i giovani player sui pro e sui contro che possono nascondersi in queste comunità primo tra tutti il fatto che alcuni inserisca modalità out of game ossia forum o social in cui gli utenti vengono contattati fuori dal gioco e nei quali possono inciampare nelle dinamiche pericolose di cui parlavamo QUI.

“I miei genitori mi hanno sempre impedito di giocare a videogiochi che includessero anche forum, social, … pensavo che fossero un po’ paranoici invece adesso leggendo e confrontandomi con voi mi rendo conto che non sei sempre al sicuro. Pensi che lo schermo ti protegga, ma sembra che non sia poi così vero” (Matteo, 13 anni)

 

Ma che maniere!

Come in tutti i libri della collana Morosinotto si sofferma a parlare della netiquette e in questo caso anche del fair play ossia delle regole di buona educazione che devono governare la vita online

“Al bullismo da gamer non avevo mai pensato però in effetti le caratteristiche dei bulli di cui parla il libro li ho visti. L’ho messo nello zaino e domani ne parlo a scuola perché mi sa che c’è qualcuno da buttare fuori se non si dà una regolata” (Simone, 13 anni)

 

Pericolo videogiochi!

Fin dall’introduzione Morosinotto ce lo scrive: I videogiochi non sono pericolosi, ma è importante fare attenzione

Ci fa una carrellata di tutti i pro e i contri che i videogames portano con loro puntando il dito soprattutto sulla gestione del tempo

“Mia madre mi mette il timer quando gioco. L’ho sempre odiato, mi mette ansia. Quando ho letto il libro ho pensato di portarglielo e di leggerlo insieme. Ho deciso che adesso sono io che tengo un’agenda delle cose da fare, ma lei la controlla e se esagero mi chiama perché in effetti si perde l’idea del tempo e poi perdi un sacco di altre cose” (Sara, 14 anni)

Il videogioco lo faccio io!

Gamer design, grafica e programmazione queste le tre parole chiave di questo capitolo

“Dopo aver letto il libro ho cercato in internet e ho letto altre cose su come fare i videogiochi. Il prossimo anno voglio studiare quello alle superiori. Mio padre non è molto convinto, ma ha detto che se troviamo una buona scuola mi fa fare informatica, poi vedremo…” (Lorenzo, 13 anni)

 

Questo il nostro viaggio tra i capitoli del libro che spero possa servire anche a voi per capire se può esservi utile e magari per aprire ai ragazzi nuove strade di consapevolezza verso un hobby così amato.

Come avete visto dai commenti i ragazzi con cui ne ho parlato io sono principalmente lettori dalla quinta primaria alla fine della scuola secondaria di primo grado, ma ho regalato questo libro anche a genitori e insegnanti poiché penso che i primi lettori dovremmo essere proprio noi per capire meglio questo mondo che a volte ci vede estranei e scettici e per riuscire ad essere validi interlocutori dei nostri ragazzi

 

Come sempre se avete anche voi esperienze a riguardo scrivetemelo e condividetelo con noi in modo da arricchire questo argomento così importante


 

TITOLO: Videogames . Piccolo manuale per videogiocatori

Autore: Davide Morosinotto e Samuele Perseo

Illustratore: Marta Baroni

Casa editrice: Editoriale scienza

 

 

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