La storia che vi propongo oggi è un inno alla non violenza, una storia che i bambini amano, ma a cui troppo spesso non si dà la giusta importanza
É una storia importante non solo per ciò che racconta ma soprattutto per quella che è la storia del libro stesso.
Toro Ferdinando: trama
Toro Ferdinando è un piccolo torello spagnolo che ama stare seduto sotto il suo albero da sughero lontano dal chiasso degli altri tori che passano la giornata ad azzuffarsi.
La madre si preoccupa per questa solitudine, ma ben presto capisce che essa non è sinonimo di sofferenza e lascia che Ferdinando cresca come vuole.
Il toro cresce e diventa tanto forte quanto pacifico, solo la puntura di un bombo, subita proprio mentre i toreri cercavano il nuovo toro per la corrida, li spinge a scegliere proprio lui.
Nella corrida però, nonostante gli incitamenti, Ferdinando rimarrà fedele alla sua scelta di non combattimento e per gli uomini ci sarà una sola scelta…
Toro Ferdinando:storia di un libro
Pubblicata per la prima volta nel 1936, pochi mesi prima dell’inizio della guerra civile spagnola, la favola di Ferdinando che pur essendo un toro preferisce il profumo di un fiore all’insensata violenza della corrida, suonò a molti come una non velata metafora pacifista.
Un messaggio potente, che contrapponeva con ironia l’umanità del toro alla bestialità degli esseri umani, tanto da spingere Franco a proibirne la lettura finché fu in vita così come fece Hitler in Germania durante il governo nazista.
Fu proprio in Germania che, alla fine della guerra, il libro sottolineò nuovamente il suo aspetto pacifista quando venne stampato e distribuito a tutti i bambini tedeschi da Jella Lepman come gesto simbolico per sottolineare come la pace avvenga anche attraverso ciò che leggiamo.
(Potete trovare tutta la storia nel libro “Jella lepman Un ponte di libri” di Die Brucke che vi racconterò tra pochi giorni)
Da allora il toro Ferdinando continua a conquistare i cuori di grandi e piccini. Gandhi stesso lo citava tra i suoi libri preferiti, e i suoi autori sono stati più volte considerati tra i possibili candidati al Nobel per la Pace.
Portiamo in classe la storia nella storia
Ogni anno il 27 gennaio in tantissime scuole di gradi diversi si celebra la giornata della Memoria, un momento per commemorare le vittime dell’Olocausto e per riflettere su ciò che è accaduto e che tutti dobbiamo assicurarci che non ricapiti
Tanti i libri e i percorsi che vi ho proposto per questa occasione:
Oggi mi piacerebbe invece proporvi un percorso che parte da questo libro.
La giornata della memoria …e della pace
Partendo dalla lettura di questo bellissimo albo illustrato possiamo discutere con i bambini del significato che scorgono nel libro.
Il pacifismo di Ferdinando è talmente accentuato che anche i più piccoli lo fanno subito emergere.
Si può poi chiedere loro di fare un disegno del toro sotto l’albero di sughero, che diventa anche una splendida occasione per introdurre il discorso del bianco e nero, e di inserire intorno tutti gli aggettivi che i bambini attribuiscono al toro.
Per i più piccoli il tutto sarà orale, mentre dai 7 anni in poi ognuno può fare il suo.
Creata questa piccola descrizione e discusse insieme le scelte si può raccontare ai bambini la storia del libro e del significato di messaggio che una storia può portare con sé
– invitare i bambini a cercare storie che, a loro parere, abbiamo un messaggio importante per la classe, a portarle a scuola e a presentarle ai compagni (attività interessante soprattutto se si ha una biblioteca scolastica in cui possano cercare in autonomia)
– chiedere ai più grandi di provare a creare in gruppo una storia di pace da regalare alla classe o magari da scambiare con un’altra classe forse proprio per la giornata della memoria
Questi sono alcuni percorsi che abbiamo creato con bambini dai 5 ai 13 anni partendo dalle riflessioni emerse da loro spontaneamente perché come ci tengo sempre a sottolineare la prima volta che presentate un libro l’attenzione dev’essere sulla storia e sui percorsi di senso che questa crea, preso nota di ciò che è emerge dai ragazzi possiamo agganciarci con percorsi successivi che ci permettano anche di consolidare le informazioni apprese in classe.
L’idea in più: per parlare di storia…
Un ultimo spunto interessante, per i ragazzi più grandi che studiano la seconda guerra mondiale è inserire questa storia come lettura e confronto nel momento in cui si studia il periodo storico affiancandogli la lettura del libro “Una rivoluzione di carta” che racconta la storia di Jella Lepman in modo romanzato e adatto ai ragazzi
… e di identità
Nella prima foto vi ho messo la pagina in cui si parla della mamma di Ferdinando che vorrebbe che il figlio fosse come gli altri, ma che, una volta accertato che è felice così com’è, lo lascia essere sè stesso.
Questo passaggio, che spesso i bambini tralasciano diventa invece interessante per adolescenti e genitori che si sentono punzecchiati da queste parole.
In un percorso sull’identità Toro Ferdinando è sicuramente un libro da considerare e da leggere con attenzione perchè con la sua grazia e ironia arriva diretto ed è perfetto per introdurre il tema su chi siamo e chi vorremmo essere
Mamma, libroterapista dello sviluppo personale, formatrice, maestra ed esperta in laboratori creativi sono appassionata di libri, musei, arte e fiori. Ogni giorno coloro le mie giornate narrando storie, giocando con il colore e aiutando gli altri a conoscersi e a narrarsi attraverso i libri e i colori. Mi piace l'ispirazione che nasce per caso dal confronto con gli altri, da un'emozione o da una storia che risuona dentro di noi.
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