Select menu item

10 semplici pratiche per creare il piacere di leggere

10 semplici pratiche per creare il piacere di leggere

In questi giorni nella community abbiamo parlato tanto di buone pratiche che alimentano il piacere di leggere. Ci sono tantissime cose da conoscere per creare percorsi davvero stimolanti che aiutino ad entrare nella giusta sintonia con i libri e ricevere da loro tutta la magia che possono darci, ma oggi vedremo 10 semplici pratiche facilmente realizzabili.

Le ho numerate partendo dalla nascita del bambino per arrivare all’età adulta

  • Iniziare a leggere a voce alta fina dalla pancia -Leggete ciò che vi piace, ma fatelo a voce alta. Quando leggiamo la nostra voce cambia ritmo e tonalità e ai bambini piace tantissimo sentire questo cambiamento. Quando passavo intere notti sveglia con mia figlia che non voleva dormire leggere a voce alta (quando aveva pochi mesi il libro era Orgoglio e pregiudizio) era l’unico modo perché si tranquillizzasse e rimanesse sdraiata nel lettino in attesa della nanna

 

 

  • Leggi a voce alta e mostragli le figure anche se pare non ascoltare – Se mentre leggete il bambino si alza e va a fare altro, ma rimane nella stanza con voi continuate a leggere come stavate facendo e a mostrargli le figure, forse vi ascolta più di quanto pensiate

 

  • Lasciate scegliere a loro i libri che li incuriosiscono e ponetegli affianco libri di qualità– vietare una lettura equivale a vietare di leggere e mi pare che vogliamo andare in tutt’altra direzione. Se il giovane lettore vuole un certo libro prendeteglielo e fateglielo leggere, poi invitatelo ad una lettura condivisa di un altro libro scelto da voi. Se fate scelte di qualità pian piano anche il bambino saprà notare la differenza

 

 

  • Fatevi vedere leggere – che siate genitori o insegnanti non sarete credibili nel vostro promuovere la lettura se siete i primi a non leggere. I giovani lettori devono vedervi leggere e sentire dalle vostre parole una vera passione per la lettura, se non l’avete delegate ad altri quest’attività

 

  • Non hai finito il libro se non ne hai parlato con qualcuno – leggere non è un’attività solitaria, anzi è proprio nel confronto sulle letture che si creano relazioni, si entra meglio nelle pieghe del libro e a volte s’impara a conoscere sé stessi e chi ci sta vicino

 

  • Leggere non è un compito obbligatorio – non esiste un libro che vada bene per tutti quindi se non ci piace è giusto che abbandoniamo quella lettura. I libri sono come e persone, non si può essere amici di tutti, ma è proprio contornandoci di persone che abbiamo scelto che creiamo rapporti davvero speciali

 

  • Il numero non conta – non è leggendo 12 o 100 libri all’anno che si è dei lettori. Quanti libri leggiamo non ci rende più sapienti o interessanti, la differenza è quanto ho capito di ciò che ho letto, quanto questo libro mi ha cambiato o mi ha fatto sorgere idee. Quindi meglio leggere meno e magari anche rileggere che correre per raggiungere un numero.

 

  • Se piace a tutti magari lo leggo un’altra volta – Spesso sento persone che leggono libri “perché piace a tutti” e poi nonostante la lettura sia faticosissima lo finiscono perché “se piace a tutti ci sarà un motivo” sfatiamo subito questo mito nei ragazzi: non esiste il libro perfetto e se non mi piace il libro mi sta solo insegnando che siamo unici e speciali nelle nostre diversità

Queste sono 10 pratiche semplicissime che qualsiasi lettore può far entrare nella sua vita e in chi gli sta vicino fin da oggi… e tu quante ne pratichi?

Add Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *