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Nel paese dei mostri selvaggi : tra le pieghe del libro

Nel paese dei mostri selvaggi : tra le pieghe del libro

Nel paese dei mostri selvaggi è certamente un grande classico per l’infanzia e il libro più famoso di Maurice Sendak.

Tanto è stato scritto su questa ridda selvaggia, noi in questo post ne faremo una presentazione e poi ci concentreremo sui percorsi di senso che i ragazzi hanno suggerito e che possono essere utili per un percorso letterario con giovani lettori

 

Nel paese dei mostri selvaggi: Trama

Quella sera Max indossò il costume da lupo e ne combinò una delle sue e poi un’altra.

“SELVAGGIO!” gridò la mamma.

“E ALLORA TI MANGIO!” urlò Max

Così fu spedito a letto senza cena.

Max però non è un bambino da arrendersi così in fretta e riesce con la sua immaginazione a trasformare la stanza in una foresta in cui ci sono anche una barca e un mare in cui navigare per giorni fino ad arrivare nel paese dei mostri selvaggi

Quando arrivò sull’isola i mostri cercarono di intimidirlo

 

Finché Max urlò:” FERMI!” e il domò con un tocco di magia:

li fissò dritti negli occhi gialli senza batter ciglio e i mostri spaventati lo acclamarono il più selvaggio tra i selvaggi

Diventato re Max fa iniziare la ridda selvaggia in cui si balla, ci si arrampica si fanno parate, …

Dopo un po’ però anche i giochi stancano e si inizia a sentire voglia di casa….

A chi lo consiglio?

Questo è un albo universale che ha tanto da dire a lettori dai 3 ai 99 anni.

E’ un libro senza tempo che consiglio in tutte le librerie di casa e in tutte le biblioteche scolastiche perchè letto in età diverse mostra percorsi di senso diversi, ma sempre molto interessanti e per chi sta studiando letteratura per l’infanzia è un ottimo strumento per indagare il rapporto immagine- testo specifico dell’albo e le caratteristiche letterario illustrative che rendono questo un albo di grande qualità

 

Osservare le illustrazioni

Nel paese dei mostri selvaggi la composizione grafica è parte importante della storia ed è interessante osservarla con i ragazzi per sottolineare come nell’albo illustrato immagine e testo siano un unicum in continuo dialogo tra loro.

Scorrendo le pagine velocemente focalizzando l’attenzione sull’immagine appare chiaro come il riquadro dell’illustrazione si allarghi pian piano che il sogno ad occhi aperti di Max si concretizza e lo avvolge sempre di più trasferendolo completamente in un altrove mostruoso.

L’espansione arriva al suo apice quando Max diventa re e inizia la Ridda Selvaggia.

Queste bellissime illustrazioni in doppia pagina non hanno bisogno di parole, ma solo di essere osservate.

L’idea in più: pagine in musica

Se però anche i vostri ragazzi sono musicali come i miei può nascere l’idea di creare un ritmo per queste illustrazioni.

I miei piccolotti di prima elementare mi hanno suggerito che ogni illustrazione potrebbe essere scandita da una vocale che crea il ritmo dell’azione: ecco quindi che i salti erano scanditi da un O, O,O ; l’arrampicata con un U, U,U, (che ricordava molto quello delle scimmie); e la parata da un Iiii, Iiii malefico

I ragazzi di quinta invece hanno rilanciato creando ritmi con gli strumenti musicali: Tamburo per i salti, triangolo per l’arrampicata e flauto per la parata, ma ovviamente questa è la loro proposta di senso che non preclude moltissimi alti percorsi.

 

Viaggiando nella foresta

Continuando l’osservazione delle immagini, già dai risguardi (Le pagine che uniscono la copertina al resto del testo e sono la prima e l’ultima che troviamo aprendo l’albo illustrato) si capisce che la storia si svolge in una dimensione di selva, di indomabile esuberanza naturale.

La vegetazione che si staglia colorata su sfondo nero ha forme appuntite e potenzialmente minacciose che ricordano gli artigli dei mostri e si prestano benissimo a creare quell’atmosfera mostruosa che tanto piace ai bambini

Anche la trasformazione della stanza in foresta incuriosisce moltissimo e forse, come nel caso dei nostri lettori, potrebbero nascere discussioni sul significato della foresta ad esempio come luogo dell’altrove e della scoperta, e in questo caso potreste continuare il percorso narrativo con l’albo che trovate QUI o L’erbaccia di Quentin Blake che trovate QUI

Oppure sulle mutazioni di forma della stanza e in questo caso ci viene in aiuto il libro il palloncino rosso di Iela Mari che senza parole introduce i temi della fantasia e della trasformazione con cui si può spaziare in moltissimi modi

 

Trasformazione

penso sia una delle parole chiave di questo albo: il primo a trasformarsi è proprio Max che indossa il suo costume da lupo per mostrare a tutti che quel giorno combinerà guai.

Negli anni ho incontrato molti bambini che in casa avevano una coda da lupo per dichiarare a tutti che era una brutta giornata o che avevano bisogno di essere lasciati da soli, ma perché proprio il lupo? Quali altri animali si potrebbero associare ai nostri stati d’animo?

Quest’associazione può aiutare i bambini a raccontarsi anche qualora ad alcuni manchino le parole?

Nella classe con una bambina con mutismo selettivo abbiamo provato quest’esperienza:

  1. Chiedere ai bambini quali sono le emozioni principali che si provano in classe
  2. Discutere di quando le varie emozioni si provano a scuola
  3. Associare ad ogni emozione un’immagine
  4. Invitare i bambini a cambiare l’immagine sul cartellone ogni qualvolta volessero raccontare qualcosa alla classe
  5. Fare questo gioco per un po’ insieme, poi lasciare a loro la libertà di farlo trovando momenti della giornata in cui confrontarci sulle variazioni più importanti

 

Come scorre il tempo?

Interessante è anche soffermarsi a ragionare, con i più grandicelli, sul tempo della storia.

Max viaggia per giorni, ma in realtà la sua permanenza in stanza dura fino a cena, come mai questa differenza?

Che differenza c’è tra il tempo oggettivo e il tempo soggettivo?

Questi due spunti possono aprire molti dibattiti davvero interessanti

Una storia di rabbia? Direi di più una storia mostruosa

Tantissime volte questo albo illustrato viene inserito nel filone narrativo sulla rabbia, ma sinceramente nelle discussioni libere con i miei lettori è solo con gli adulti che emerge questo aspetto.

È vero che Max è arrabbiato e agitato, senza dubbio, ma se lasciati liberi di creare i loro percorsi di senso i ragazzi si focalizzano molto di più sul viaggio e sui mostri.

Con i più piccoli il tema mostro è imprescindibile e si può allargare con libri ed esperienze che ad esempio trovate QUI, QUI e QUI

Questi sono alcuni dei percorsi di senso nati da questo bellissimo albo, ma come sempre sono tantissimi gli spunti che i giovani lettori possono trovare se lasciati liberi di indagare tra le pieghe di questo albo d’artista

Una nota per gli adulti

Se da una parte questo è un libro che dovrebbe essere in tutte le biblioteche scolastiche dall’altra sono però costretta a suggerirvi di cercare il testo in biblioteca e, qualora lo voleste comprare di confrontare le traduzioni e modificare il testo bianchetto alla mano.

Purtroppo infatti nella nuova edizione del libro la traduzione appare molto meno poetica ed evocativa della precedente. Ridda selvaggia diventa Finimondo, ci sono troppe ripetizioni della parola terribile, … e altre sottigliezze che però modificano la musicalità della storia e impoveriscono l’esperienza letteraria dei ragazzi.

 

 

TITOLO: Nel paese dei mostri selvaggi

AUTORE: Maurice Sendak

CASA EDITRICE: Adelphi

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